Musei di Trapani

Musei di Trapani

Musei Trapani

Trapani la città di due mari, la provincia delle bellezze.
Un territorio costellato da splendori naturali, storici ed artistici, tutti da visitare, tutti da ammirare.
L’ex Stabilimento Florio di Favignana, il Museo Archeologico Regionale Baglio Anselmi, il Museo del Satiro e il Museo Civico della Prestoria del Basso Belice con sede nel Castello Grifeo.
Solo alcuni dei posti che è possibile vistare per stupire e per restare incantati da cotanto fascino.

Ex Stabilimento Florio di Favignana

L’ex Stabilimento Florio si trova a Favignana, Egadi, in provincia di Trapani. È un posto attraverso il quale è possibile rivivere il passato della tonnara e di quello che rappresento per lo sviluppo dell’isola, un vero e proprio gioiello tramandatoci dal passato. È in questo posto che venivano custodite attrezzature, ancore e le barche della mattanza. Questo posto ebbe il pregio di diventare una delle più fiorenti industrie di lavorazione conserviere del tonno, ma oggi rappresenta anche storia della famiglia Florio e del suo intrecciarsi con la vita degli isolani e del loro riscatto dalla povertà.

È un imponente complesso, con grandi archi e soffitti altissimi, che ricorda le grandi cattedrali quasi a sottolineare la solennità del lavoro.
Lo stabilimento Florio si estende per ben 32mila metri quadrati ed è composto da grandi ambienti coperti e diversi spazi, destinati a diversi usi (uffici, magazzini, falegnameria, officine, spogliatoio per gli uomini e spogliatoio per le donne, stiva, galleria delle macchine, trizzana e malfaraggio, per il ricovero delle barche, locali a servizio della lunga batteria di forni per la cottura del tonno e tre alte ciminiere.

Tutti gli edifici sono caratterizzati dal tufo di Favignana. È all’interno di questo stabilimento che è stato realizzato anche un Museo all’interno del quale si trovano tutti i reperti trovati sulle isole Egadi (come anfore di vari tipi e periodi storici, reperti preistorici, una statua acefala, la “fiasca del pellegrino”, un rostro di epoca romana ritrovato nelle acque delle Egadi), una piccola sezione dedicata ai Florio, due installazioni multimediali olografiche dove prende vita la camera della morte e dove sono raccolte le testimonianze delle persone che hanno lavorato in questo stabilimento e la stanza dell’olio, dove vengono esposte le “scatolette” dove veniva inscatolato il tonno.

Museo Archeologico Regionale Baglio Anselmi

Il museo Archeologico Regionale Baglio Anselmi si trova sul lungomare Capo Boéo, all’interno dell’area archeologica di Lilibeo (l’antica Marsala).
Il Baglio Anselmi è una costruzione della fine del secolo scorso, nato come stabilimento vinicolo per la produzione del “Marsala”.

È formato da corpi di fabbrica aperti su di un ampio cortile interno e gli spazi espositivi sono quelli che un tempo erano due grandi magazzini per la conservazione delle botti. Nel cortile interno si trova un scavo che ha portato alla luce una tomba, una fornace e strutture murarie a documentare la notevole frequentazione dell’area sin dal IV sec. a.C. Il museo espone il relitto della nave punica ritrovato nel 1971 nel tratto di mare al largo dell’Isola Lunga ed illustra la storia di Lilibeo e del territorio storicamente ad essa connesso, dalla preistoria al medioevo.

Museo del Satiro (Chiesa di Sant’Egidio)

Il Museo del Satiro è un meraviglioso posto, dove poter ammirare un vero e proprio capolavoro del passato che, dal momento del suo ritrovamento, ha arricchito esponenzialmente il patrimonio culturale siciliano. Il Satiro è una statua bronzea a grandezza naturale rappresentante un Satiro.

È un’opera straordinaria del IV secolo a. C. che rappresenta un satiro che danza, con una meravigliosa testa, attraversata da un ventoso turbinio impalpabile, ma non meno efficace e vigoroso, che ne modella sia le sembianze anatomiche (zigomi, occhi, naso e bocca), che la chioma.

Il Satiro venne ritrovato nel marzo del 1998 da un motopesca che solcava il mare tra Pantelleria e l’Africa. Questo museo espone anche altri reperti tra i quali un frammento bronzeo di zampa di elefante di epoca punico-ellenistica, un calderone bronzeo di epoca medievale, una selezione di anfore da trasporto di epoca arcaica, classica, ellenistica, punica, romana e medievale. Sono esposti anche due cannoni in ferro provenienti da Torretta Granitola, da cui provengono alcuni capitelli corinzi e ionici anch’essi esposti.

Museo Civico della Preistoria del Basso Belice

Chi adora la prestoria, le sue atmosfere, ama studiare quello che l’ha caratterizzata, si interessa di sapere come vivevano a quei tempi, non può perdersi il Museo Civico della Prestoria del Basso Belice con sede nel Castello Grifeo, Partanna.

Il Museo è diviso in varie sezioni, da quella archeologica a quella etno-antropologica e storico-artistica. Molto interessante è il piano seminterrato, dove si trovavano le antiche cantine, e il piano sotterraneo, luogo molto suggestivo, che un tempo era utilizzato per la conservazione del ghiaccio.

All’interno di questo Museo si trovano diversi reperti archeologici che risalgono al periodo del tardo- neolitico e sono stati rinvenuti in contrada “Stretto”, nel corso di alcune campagne di scavi autorizzate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali. Nel Museo Civico della Prestoria del Basso Belice si trovano anche sei tele provenienti dalla parrocchia di San Nicolò di Tolentino collocate nella “Sala delle armi” o “Sala del Trono” del maniero.

Fra le opere d’arte appena citate spicca la pala di altare della “Madonna del Rosario” di Simon di Wobreck nel 1585 e che raffigura la Madonna tra i santi Domenico e Caterina. Questa tela fu commissionata da Eleonora Grifeo e Blasco Sala. Interessanti inoltre alcune tipologie di ceramica preistorica, vasi dello stile Naro-Partanna e del Campaniforme. Il percorso espositivo è corredato da interessanti pannelli didattico-esplicativi, utili per comprendere le conoscenze e le frequentazioni delle popolazioni preistoriche nel Belice, prima dell’arrivo dei Greci.

(Foto: Di sarah_c_murray – https://www.flickr.com/photos/sarah_c_murray/5552068037/, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=18732266)

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