Patti, Messina

Patti, Messina

Patti

Patti è un comune della provincia di Messina, uno dei maggiori centri turistici della fascia tirrenica della provincia. Questo suo ruolo predominante è stato favorito dalla posizione geografica. Oggi Patti è il quarto centro più importante della provincia di Messina, sede di numerosi uffici amministrativi e di interesse pubblico. Patti è anche sede della Diocesi Suffraganea una delle più antiche dell’intera Sicilia e appartiene al Consorzio Intercomunale Tindari – Nebrodi. Il nome di questa città deriva dal greco Ἐπακτήν (presso le acque- fra le acque- sulla sponda).

Storia di Patti

Le prime notizie riguardanti Patti risalgono al 1094, anno in cui il Conte Ruggero I di Sicilia vi fondò il monastero benedettino del SS. Salvatore, è probabile però che, vista la presenza delle varie necropoli e della Villa di Patti Marina, di epoca romana, le origini siano molto precedenti.
Numerosi studiosi concordano sul fatto che Patti sia stata fondata dagli abitanti di Tindari. Fu nel ‘300 che iniziarono a susseguirsi i primi importanti avvenimenti che permisero a Patti di iniziare ad assumere il ruolo centrale e rilevante che tutt’oggi ricopre nel territorio dei Nebrodi. A testimonianza dell’importanza della cittadina il fatto che la salma di Federico II di Svevia, morto in Puglia, fece sosta qui prima di essere seppellito a Palermo.

Patti fu una delle 42 città demaniali siciliane dipendente direttamente dalla corona e non da signori locali. Nel 1544 Patti fu attaccata e saccheggiata dal pirata algerino Adriano Barbarossa. In quell’occasione gli abitanti riuscirono a fuggire nelle campagne circostanti e quando ritornarono trovarono la loro città distrutta ma non si persero d’animo e iniziarono la ricostruzione con mura più possenti.

La città si ripopolò velocemente anche in seguito alla costruzione del Seminario, voluto dal Concilio di Trento, che rappresentò l’unico centro di formazione culturale superiore per la parte occidentale della provincia di Messina. Durante il Regno delle Due Sicilie Patti divenne distretto mentre con la nascita del Regno d’Italia assunse il ruolo di centro del circondario e vi furono istituiti il Tribunale, il carcere, la compagnia dei Carabinieri, il regio Ginnasio e altre scuole, un nuovo ospedale e la villa comunale Umberto I. L’economia, molto prosperosa fino alla seconda guerra mondiale, era basata sul settore agricolo, commerciale, sulla pesca e soprattutto sulla produzione di ceramiche che si esportavano via mare in tutto il mondo occidentale.

Oggi Patti, come accennato in precedenza, è una rinomata località turistica con ben 12 chilometri di costa balneabile formata da sabbia, faraglioni e grotte. La notorietà di Patti deriva anche dalle ceramiche, esportate in tutto il mondo, delle quali esistono numerosi laboratori. All’interno del comune si trova anche la Riserva Naturale Orientata di Marinello, un vero paradiso per gli amanti delle escursioni tra la macchia mediterranea e i famosi laghetti salmastri.

Monumenti e luoghi d’interesse di Patti

Il centro storico di Patti è ricco di monumenti e luoghi di interesse che vale la pensa visitare, magari concedendosi una pausa dal meraviglioso mare. Arrivati nel centro storico vi sembrerà di essere tornati indietro di secoli e per la precisione al Medioevo, della quale epoca è stato mantenuto il tessuto viario. Il centro è ricco palazzi signorili risalenti all’800, chiese e caratteristici vicoli medioevali, e da qui si può godere di un meraviglioso panorama della riviera di ponente del golfo di Patti, mentre dalla frazione Sorrentini (500 s.m.) lo sguardo spazia su tutto il golfo e sui monti fino all’Etna. All’interno della città sono visibili anche i resti della cinta muraria (XIV secolo), una delle sei porte di ingresso alla città e una porta della seconda cinta (XI secolo).

Numerosi sono i musei, le chiese e i palazzi che custodiscono diverse opere d’arte. Nel territorio di Patti si trovano anche i resti dell’antica Tyndaris della quale si possono ammirare il famoso teatro greco, una villa romana e una necropoli. In contrada San Cosimo sono stati rinvenuti dei reperti del XXII/XX secolo a.C. e due necropoli. Sui monti Russo e Perrera sono stati ritrovati reperti archeologici scavati nella roccia, manufatti e pavimenti in coccio pesto. Le indagini geologiche e le ricostruzioni storiche fanno supporre che in quel sito potrebbe essere localizzato il Nauloco, porto costruito dagli esuli di Troia ed utilizzato fino al XVI secolo, presso il quale, nel 36 a.C. Ottaviano sconfisse definitivamente Pompeo. In seguito ai restauri della chiesa di S. Ippolito e della cattedrale sono stati rinvenuti resti di chiese molto probabilmente antecedenti al periodo bizantino. La cattedrale di Patti, risalente al XI secolo, custodisce al suo interno il sarcofago rinascimentale della regina Adelasia del Monferrato, moglie di Ruggero I d’Altavilla. Deliziosa la cappella interna in stile barocco e pregevoli i capitelli normanni del portale principale.

Gastronomia tipica

Noi di Esplora Sicilia, veri buon gustai, vi vogliamo segnalare anche le specialità gastronomiche di questa deliziosa cittadina: le acciughe a beccafico, il Cardinale ( pasticcio a base di pasta di mandorle), il pasticciotto di carne della Badessa (pasticciotto a base di pasta di mandorla e carne di vitellina); le granite (limone, fragola e panna, caffè, nocciola, mandorla, kiwi ecc.) da gustare con brioches calde a colazione; la rosticceria (arancini con sugo, al burro e alla norma); la pignolata; u piscistoccu a ghiotta. Esplora Sicilia, con tutta la sua voglia di scoprire il bello e di consigliarvi i migliori posti siciliani, aggiunge Patti alla lista delle località più belle della Sicilia. Meraviglioso mare, avvolgente atmosfera, delizioso centro storico, incantevoli panorami, ottima cucina, questa è Patti, non perdetevela.

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