Mistretta, Messina

Mistretta, Messina

Mistretta

Mistretta è un delizioso comune della provincia di Messina che si estende nell’incantevole parco dei Nebrodi.
I Monti Nebrodi sono famosi per il loro splendore e la ricchezza di selvaggina che custodiscono e Mistretta, per la sua posizione, è anche detta “Sella dei Nebrodi”. Da questa meravigliosa cittadina si può godere di meravigliosi panorami che comprendono mare e montagna, che partono dalle vette e pian piano arrivano al celeste dell’acqua e lì, non molto lontane, le Isole Eolie.

Storia di Mistretta

Per risalire alle origine di Mistretta bisogna tornare molto indietro nel tempo, nella profonda notte dei secoli. Alcune leggende dicono che questa città sia stata fondata dai Ciclopi, abitanti della Sicilia secondo l’Odissea, mentre alcuni storici dicono che sia stata fondata dai Fenici.

L’ipotesi più accreditata è quella che vede le origini di Mistretta risalire al tempo dei Sicani. Quest’ultima teoria sarebbe sostenuta dalle antiche costruzioni in pietra e gli oggetti di ceramica rinvenuti nel territorio. Il fascino della storia di Misretta sta anche in questo, nell’intreccio continuo tra realtà e mito, che lasciano le sue origini avvolte in un alone di mistero, tuttavia, intere generazioni di storici, a cominciare dalle prime documentazioni di età greca e romana, hanno cercato di risalire alla nascita di questa cittadina, sicuramente tra le più antiche della Sicilia.

I greci sono arrivati in questi territori intorno al 700 a. C. e si narra che uno dei condottieri, Leukaspis, fu accolto così bene a Mistretta tanto da essere venerato come un dio, come dimostrano il tempio dedicato a lui e la moneta con il suo viso. La città fu completamente ellenizzata e rapidamente Mistretta si ingrandì e si riempì di templi, ginnasi, teatri ed anche delle necropoli dove sono stati ritrovati numerosi vasi commemorativi, frantumi di marmo con iscrizioni funebri, ossa, cocci e altri reperti. Nel territorio di Mistretta si trovava anche una fortezza che dominava la città e della quale sono state ritrovate le macerie insieme ad altri reperti dall’inestimabile valore. Nel 258 arrivarono i romani che provarono ad assediare Mistretta inutilmente per due volte e alla terza ci riuscirono e la devastarono. Dopo questa violenta conquista i romani trovarono in Mistretta un importantissimo centro che forniva loro grano e soldati bene addestrati, motivo per il quale apparteneva alle città federali che godevano del privilegio di pagare tasse minori.

Una città che crebbe per importanza e si arricchì fino al periodo di Cesdare Augusto quando iniziò ad impoverirsi. Nuove tracce della città si hanno a partire dall’età imperiale quando la popolazione ricominciò a crescere e a svilupparsi nella pastorizia, nell’agricoltura e nel commercio. Dopo la caduta dell’Impero Romano MIstretta divenne preda dei vandali e poi dei goti. Con l’arrivo del 535 d. C. arrivarono i bizantini e in questo periodo Mistretta fu costretta a subire una forte fiscalizzazione e il suo territorio fu sottoposto a ruberie e saccheggi. Gli arabi dominarono il territorio dall’827 al 1070 e ristrutturarono il castello bizantino che era stato edificato nel punto più alto della città. Dopo gli arabi arrivarono i normanni che ampliarono ulteriormente il castello e il loro re, Ruggero d’Altavilla, donò Mistretta con le sue chiese, i suoi splendori e con tutto il suo territorio al fratello Roberto, Abate della Santissima Trinità in Mileto Calabro. Federico II di Svezia insignì la città del titolo di “Città Imperiale”. Con la fine della dfominazine sveva arrivarono gli angioini che danneggiarono l’economia del paese che nel 1282 insorse contro i francesi. Nel 1447 Alfonso d’Aragona sancì la demanialità di Mistretta e creò tutti i presupposti affinchè nel XVI secolo la città potesse arricchirsi di numerosi monumenti civili e religiosi.

La testimonianza della magnificenza di questa città nel ‘500 c’è data di numerosi lavori con i quali gli scalpellini del paese arricchirono la Chiesa Madre, edificarono l’ospedale e la “Casa dei Pellegrini” e tanti altri palazzi esistenti ancora oggi. Tuttavia mentre Mistretta si arricchiva di arte subiva la stessa sorte del resto della Sicilia, la perdita del peso politico, dominata dai re di Castiglia. Anche il settecento fu per Mistretta un periodo di benessere poiché diventò un importante centro commerciale e sede di diversi uffici e magazzini. A questa ricchezza si affianca l’affermazione della borghesia che permise il fiorire di numerose attività attività artigianali per la lavorazione del ferro e del legno. Nel 1713 la Spagna cedette i propri possedimenti in Sicilia all’Austria, ma il principe Vittorio Amedeo di Savoia la barattò in cambio della Sardegna. Con i borboni Mistretta si abbellì ancora di più e riacquistò l’antica importanza, divenendo punto di riferimento per i vicini comuni. Nel 1860 Mistretta insorse contro i Borboni e contribuì attivamente all’Unità d’Italia. Nel ‘900 Mistretta, che aveva raggiunto l’apice del suo splendore economico, artigianale, artistico e culturale, subì un drastico calo.

Cosa vedere a Mistretta

Diversi sono i luoghi di interesse da visitare a Mistretta, partendo da quelli religiosi per poi arrivare a quelli civili. Mistretta nel corso della sua storia ha attraversato diversi periodi floridi e ricchi che si sono manifestati attraverso la costruzione di edifici meravigliosi, affascinanti e dal grande spessore artistico.

Architetture religiose

Tra le architetture religiose e più importanti sono: Chiesa Madre, o Chiesa di Santa Lucia, Chiesa della Santissima Trinità, o di San Vincenzo, Chiesa del Santissimo Salvatore, Chiesa di San Francesco d’Assisi, Chiesa di San Sebastiano, Chiesa di Santa Caterina e Chiesa di San Giovanni Battista.

La Chiesa di Santa Lucia è la Chiesa Madre di Mistretta e la sua edificazione non è facilmente databile. Le prime notizie scritte che la riguardano risalgono al 1170 anno in cui il Vescovo di Cefalù la donò con tutti gli arredi ad un canonico della sua Cattedrale. Nel XVII secolo la chiesa fu ampliata con l’innalzamento dell’abside e del transetto. Nel 1521 fu edificata la torre campanaria e nel 1552 Antonino Gagini scolpì una serie di opere tra le quali l’Annunciazione, il Risorto tra i SS. Pietro e Paolo e gli Apostoli nella Predella. Al periodo contemporaneo risalgono l’apertura del ricchissimo portale principale e di quello meridionale, realizzati in pietra arenaria e da scalpellini locali. Negli ultimi anni la chiesa è stata sottoposta ad un restauro che ha portato ala luce parte degli sfarzi che il tempo aveva nascosto. La chiesa della Santissima Trinità è di origine normanna e nel 1101 fu donata dal Conte Ruggero all’Abbazia della SS. Trinità di Mileto. L’attuale prospetto risale al XVII secolo e raffigura la Trinità con tre figure umane uguali affiancate da campanili che culminano con guglie. I primi anni del ‘900 hanno visto una nuova restaurazione per questa chiesa.

La Chiesa del Santissimo Salvatore è una piccola chiesa con una navata, molto probabilmente di epoca bizantina. Il nostro viaggio continua alla scoperta della chiesa di San Francesco d’Assisi che era inglobata nel Convento delle Benedettine ceduto ai Padri Cappuccini nel 1569. Nel 1604 i Cappuccini ampliarono la chiesa composta da un’unica navata e ricca di Sculture lignee e dipinti. La Chiesa di San Sebastiano è stata costruita nel XVI secolo, ha pianta basilicale e tre navate con colonne monolitiche. Nel 1603 fu realizzato il portone principale e nel 1670 fu edificato il campanile. Con il passare degli anni la chiesa ha subito diverse modifiche. Nel 1967 un sisma ha provocato diversi danni e ha costretto a ricostruire la maggior parte della chiesa. All’interno della chiesa, che ha subito le maggiori modifiche, è custodito il fercolo del protettore di Mistretta, San Sebastiano.

La Chiesa di Sanata Caterina è stata costruita nel XIII secolo e nel 1493 accolse la statua marmorea della Santa. Nel 1722 fu edificato il campanile e dal 1750 in poi furono apportate diverse modifiche. Il nostro tour virtuale tra le chiese di Mistretta termina con la Chiesa di San Giovanni Battista, costruita nel 1534, custode di numerose meraviglie da ammirare.

Architetture militari di Mistretta

Tra le architetture militari di Mistretta si segnalano il Castello e Porta Palermo. Il castello si trova nella parte più alta della città e fu edificato dai bizantini mentre Porta Palermo risale al settecento, allorché le mura difensive avevano perso la loro funzione principale e venivano arricchite di maestose porte.

Architetture civili di Mistretta

Tra le architetture civili della città di Mistretta ci sono da segnalare diversi palazzi e fontane che rendono questa città graziosa e piacevole da visitare. Tra i palazzi più belli c’è sicuramente Palazzo Tita che si trova nel quartiere della SS. Trinità, di fronte l’omonima chiesa. Questo maestoso palazzo fu costruito nel 1885 e ostenta balconi decorati con putti scolpiti e il portale principale è a forma di arco. È uno dei più bei palazzi di Mistretta e prende il nome da una delle antiche famiglie signorili della città. il palazzo Salamone – Giaconia risale al seicento e si caratterizza per sculture e bassorilievi in mensole, chiavi di volta e lo stemma della famiglia nel portale. Si affaccia sulla Piazza Concordia, totalmente in muratura, con un’alta scala in monoblocchi di pietra arenaria. Palazzo Scaduto è uno dei più antichi di Mistretta e venne edificato nel 1660 , in stile barocco, con portale arricchito di due maestose sculture laterali e da bassorilievi. All’interno il palazzo conserva la più alta scala alla “trapanese” di Sicilia. A seguire troviamo Palazzo Russo, un esemplare esempio di architettura settecentesca, con portale a tutto sesto in pietra arenaria. All’interno di questo palazzo si trova un loggia che risale ad un’epoca principale.

Le Fontane di Mistretta

Tre sono le fontane più belle ed importanti d Mistretta: Fontana San Vincenzo, Fontana Palo e Fontana del Santissimo Rosario.
La prima è adiacente alla chiesa di san Vincenzo e fu costruita nel 1875. Oggi da questa fontana non sgorga più acqua ma resta a farsi ammirare nella sua imponente bellezza artistica. La fontana Palo è in montagna ed è ricca di acqua. E’ stata costruita nel 1860 dai maestri scalpellini.
La Fontana del Santissimo Rosario fu costruita tra il 1868 e il 1870 e si trova in Piazza Vittorio Veneto.

Musei di Mistretta

  • Museo civico Polivalente (Via Monte, 1): esposizione di dipinti e statue provenienti da siti monastici locali e pergamene aragonesi della città di Mistretta – reperti provenienti dalla zona del Castello e dal centro storico.
  • Museo Regionale delle Tradizioni silvo-pastorali “Giuseppe Cocchiara” (Via Libertà, 184 – Ex palazzo di Giustizia).
  • Museo diocesano (Via Anna Salamone, 1): Conserva paramenti sacri, pitture, sculture, argenti, preziosi mosaici provenienti dalla Chiese di Mistretta.
  • Museo della Fauna (Strada Tommaso Aversa): ubicato nei locali del palazzo Loiacono-Portera ospita centinaia di preparati tassidermici provenienti, in larga parte, dalla storica collezione “Giambona”, acquisita negli anni dall’Ente Parco dei Nebrodi. Il percorso espositivo parte dalla presentazione di alcune specie fossili e le specie più significative del territorio siciliano e si sofferma, in ultimo, sull’avifauna caratteristica dell’area protetta. Accanto alle teche espositive, inoltre, numerosi pannelli consentono al fruitore di acquisire le necessarie informazioni scientifiche su ogni singola specie.

Termina qui la scoperta di Mistretta. Questo viaggio ci ha portato indietro nel tempo alla scoperta delle origini e ci ha fatto conoscere le maggiori bellezze architettoniche del paese. Un posto da non perdere che noi di Esplora Sicilia consigliamo per l’immensità del fascino e dello splendore e per ricordare che la nostra isola non è solo mare.

(Foto: Di Francesco Saverio Modica – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=21716889)

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