Visite a Villa Spina, la dimora a due passi dalla Palazzina Cinese

Visite a Villa Spina, la dimora a due passi dalla Palazzina Cinese

Da domenica 19 maggio con Terradamare, apre per la prima volta alle visite Villa Spina, nell’antica bellezza della Piana dei Colli, a pochi passi dalla celebre Palazzina Cinese.
Sarà possibile visitare: dallo scenografico e sinuoso scalone a doppia rampa, al piano nobile, fino al romantico giardino, tra resti ornamentali di antiche panchine, grandi viali alberati e la piccola camera dello scirocco.

Grazie all’ospitalità della famiglia Palminteri che ha restituito agli affreschi che decorano la Villa, con opere del Fumagalli, la loro bellezza originale, attraverso il restauro conservativo del maestro Franco Fazzio.
Una famiglia che ha salvato la proprietà dalle speculazioni edilizie, lasciandoci un gioiello immerso in sette ettari ricchi di alberi secolari nel vicino Parco della Favorita.

Visite a Villa Spina, la dimora a due passi dalla Palazzina Cinese: Visite al piano nobile, al parco e alla piccola camera dello scirocco

Domenica 19 maggio 2024 ore 10:30, 11:30, 12:30
Villa Spina, Viale Duca degli Abruzzi 2, Palermo
Durata visite: un’ora circa. Ticket: adulti €15,  ridotto 5/10 anni €8
per partecipare è necessario acquistare i ticket in anticipo
Infoline: 320.7672134 – 3928888953 eventi@terradamare.org

Villa Spina - Piana dei Colli Palermo (Ph. Vincenzo Russo - Terradamare)

Villa Spina – Piana dei Colli Palermo (Ph. Vincenzo Russo – Terradamare)

Nella seconda metà del ‘700 Palermo comincia a svilupparsi oltre lo storico perimetro murario: si concretizza un’espansione verso nord, in zone ventilate e pianeggianti e, tra gli interventi più significativi, nel 1799 nasce il Parco della Favorita, riserva di caccia del Re Ferdinando IV di Borbone che si era rifugiato a Palermo in seguito alla fuga dalla corte di Napoli.

Il miglioramento delle condizioni di sicurezza, inoltre, spingerà la classe nobiliare a costruire in questa zona diverse ville suburbane. Così, quelli che erano in precedenza antichi “bagli” o “casene di caccia”, muteranno in imponenti edifici attraverso i quali manifestare l’importanza del committente, con la presenza di materiali di alta qualità e opere pittoriche eseguite da celebri artisti dal notevole impatto estetico.

Villa Spina, realizzata nel 1676 ad opera della famiglia Vanni La Torre di San Vincenzo, è una dimora dalle molteplici sfaccettature, che permette di raccontare vari elementi architettonici, urbanistici e sociali della storia della città.

Villa Spina - Piana dei Colli Palermo (Ph. Vincenzo Russo - Terradamare)

Villa Spina – Piana dei Colli Palermo (Ph. Vincenzo Russo – Terradamare)

Negli anni si succedono diversi proprietari, tra i quali, nel 1790, Don Giuseppe Vella, uomo divenuto celebre per la cosiddetta “minzogna saracina”, protagonista di una tra le più celebri falsificazioni nella storia della Sicilia. Nell’Ottocento, poi, passa agli Isgrò e successivamente agli Spina, fino ad arrivare alla famiglia Palminteri, attuale proprietaria, che ha restituito agli affreschi che decorano la Villa la loro bellezza originale e che, ancora oggi, si prende cura del prezioso contesto naturalistico in cui la Villa è immersa.

Essa si inserisce nell’antica bellezza della Piana dei Colli, a pochi passi dalla celebre Palazzina Cinese, con originali e armoniose architetture e un suggestivo apparato pittorico, il tutto immerso in un parco ricco di vegetazione, arricchito da preziosi elementi ornamentali e stupefacenti tesori.

Villa Spina - Piana dei Colli Palermo (Ph. Vincenzo Russo - Terradamare)

Villa Spina – Piana dei Colli Palermo (Ph. Vincenzo Russo – Terradamare)

Dallo scenografico e sinuoso scalone a doppia rampa, si passa al piano nobile: qui si viene piacevolmente avvolti dalla delicata opera di Gaspare Fumagalli, noto pittore romano che operò in Sicilia in collaborazione con i figli Eugenio ed Ermenegildo.

Arcadici motivi paesaggistici, robuste figure pensose e giovani fanciulli, allegorie delle stagioni, svolazzanti panneggi, austeri uomini e nature morte dipinte con fresca leggerezza campeggiano nei saloni tra vivaci colori, rivelando un mondo da favola, quasi una comunione con l’ampia campagna vicina.

Le sensazioni di leggiadria trasmesse dagli affreschi all’interno della Villa si amplificano, infatti, passeggiando nel romantico giardino, in cui è possibile contemplare i resti ornamentali di antiche panchine, i viali alberati e infine giungere presso la camera dello scirocco. Essa, prerogativa delle dimore di ricchi signori, era legata alla moda della villeggiatura, durante la quale veniva sfruttata per sfuggire alla calura estiva. La camera, una grotta artificiale, sfruttava una ben studiata disposizione delle aperture per beneficiare della ventilazione al suo interno, realizzando così una straordinaria opera di bioarchitettura.

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