Arte + Psicologia + Architettura = LAD Project.
Dal 4 al 10 settembre LAD sarà presente al Fuorisalone di Milano per presentare LAD Project, l’innovativo metodo col quale si prende cura dei giovani pazienti affetti da malattia oncologica. Con l’obiettivo di donare luoghi adeguati “all’arte che cura”, è stato dapprima trasformato il reparto di OncoEmatologia Pediatrica del Policlinico di Catania e successivamente costruita WonderLAD, la “casa abbraccio”, frutto di un concorso internazionale di architettura organizzato in partnership con Interni Magazine
LAD Project
Luoghi speciali, nei quali immaginazione, arte e creatività, fanno emergere la bellezza custodita in ogni bambino. Tutto questo accade da oltre 10 anni grazie a LAD, che utilizza Psicologia, Arte e Architettura per far vivere esperienze straordinarie e compensatorie ai bambini affetti da malattia oncologica.
Il Reparto di EmatOncologia Pediatrica del Policlinico di Catania e WonderLAD, la “casa abbraccio”, esaltano il ruolo degli spazi abitativi nel difficile periodo delle cure e sono entrambi frutto di concorsi di progettazione. L’architettura è pensata per essere vissuta dai piccoli pazienti insieme alle loro famiglie e ogni ambiente è stato concepito per trasmettere benessere.
L’installazione “LAD Project”, realizzata dall’architetto Emilio Randazzo, racconta tutto questo: sarà esposta nella corte della Universitá Statale di Milano, e presentata nell’aula magna dell’ateneo in occasione dell’inaugurazione del Fuorisalone 2021. Una seconda installazione sarà esposta nell’atelier Valentina Laganà, in via Brera 30. Una bella occasione per condividere le “connessioni creative” che hanno reso possibile la realizzazione di questo “luogo delle meraviglie”. La casa abbraccio nasce a Catania e si sviluppa su una superficie coperta di 2.000 mq a partire dalla corte centrale, cuore pulsante della struttura. Intorno ad essa si dispongono, come in un abbraccio ideale, tutte le stanze nelle quali si svolgono i laboratori di pittura, cinematografia, scrittura creativa, musico-terapia, ceramica, pet- therapy. Il parco di due ettari accoglie gli orti biologici e la permacultura, per insegnare il rispetto per Madre Natura. La casa “abbraccio” prosegue con i sei alloggi, ciascuno dei quali può ospitare comodamente un nucleo familiare di quattro persone e si conclude con l’auditorium multimediale, la cui acustica è stata progettata ispirandosi alla cassa armonica di uno strumento musicale per poter offrire delle straordinarie esperienze sonore, in particolar modo a tutti quei bambini ai quali il trattamento chemioterapico ha sottratto la gradevolezza dell’esperienza sensoriale.
“La nostra idea – dichiara Cinzia Favara Scacco, presidente LAD – è quella di aiutare i piccoli a superare l’ostacolo della malattia che si pone nelle loro vite, facendo entrare in gioco gli elementi vitali come gli spazi abitativi e la creatività, che consentono di far proseguire il naturale ciclo dell’esistenza. Abbiamo verificato che una migliore riabilitazione e presa in carico del paziente, si ottiene partendo dai luoghi in cui si svolge la degenza: così è nato il LAD Project. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo coinvolto uno straordinario esercito di Sostenitori e Partners. È bastato sintonizzarsi con il mondo creando lo stimolo e in tanti hanno voluto dare il proprio contributo realizzando una grande rete di “solidarietà partecipata”.
Il Fuorisalone rappresenta un’altra importante tappa nel percorso di diffusione del LAD Project, che si avvale di sostenitori in tutta Italia, arrivando fino al Nord Europa e a New York.
“Quando penso a LAD – afferma Emilio Randazzo, co-fondatore di LAD – penso alla fisica quantistica, perché per questa, senza le interazioni, la materia non esiste. Noi abbiamo fatto conoscere la nostra idea, ma è l’intera società civile che ha sposato il progetto e la sua evoluzione è scaturita dal contributo di ogni persona che abbiamo incontrato. È stato un processo del tutto naturale, come lo è la vita”. Grazie all’aiuto di molti, LAD è riuscita a realizzare un vero e proprio gioiello di bioarchitettura, utilizzando materiali come il sughero naturale per consentire ai piccoli ospiti di vivere in un luogo sano e a basso impatto ambientale, dove i costi di gestione e i consumi energetici sono prossimi allo zero.
“Siamo entusiasti – dichiarano Emilio Randazzo e Cinzia Favara Scacco – di questa nuova avventura milanese che ci attende. Vogliamo ringraziare Gilda Bojardi, direttrice di Interni Magazine e ideatrice del Fuorisalone, la quale ha avuto un ruolo importante nella giuria che ha scelto tra i 104 progetti arrivati da tutta Europa, quello di FRONTINITERRANA architects dal quale è nata WonderLAD. Il nostro più grande traguardo è quello di restituire il sorriso ai bambini che si immergono nei laboratori creativi e popolano la nostra struttura”.