Nel 1997 venne istituita la riserva naturale Sughereta di Niscemi che ricade nel comune di Niscemi in provincia di Caltanissetta.
La riserva si estende su un altopiano a 330 s.m.l. per tremila ettari circa ed è divisa principalmente in due zone, zona A e zona B. Insieme al Bosco di Santo Pietro, con il quale confina, un tempo formava la più grande sughereta e foresta termofila della Sicilia Centrale. Sin dagli inizi del 1600 la sughereta venne utilizzata per la produzione di legname e solo un secolo più tardi vennero emanate delle disposizioni, dai governanti del tempo, al fine di limitarne lo sfruttamento. L’ente gestore è l’Azienda Regionale Foreste Demaniali che organizza visite guidate per la riserva ma anche all’interno del Centro di Educazione Ambientale di Niscemi e del Museo Didattico di Storia Naturale.
Il bosco di sugherete è il motivo principale per cui questa zona è stata tutelata. La sughereta è una quercia sempreverde molto simile al leccio che riesce a crescere anche in presenza di un clima secco e arido e riesce a vivere anche cento anni. È proprio dalla corteccia di questo albero che, attraverso un antico processo, si ricava il sughero ideale sia per uso domestico che per uso industriale ed è proprio questa la pianta simbolo di tutta la riserva, laquercia di sughero.
Insieme alla quercia di sughero di possono trovare lecci, roverelle e foresta mediterranea sempreverde per la quale troviamo lentisco, olivastro, mirto, corbezzolo, fillirea, palma nana, erica arborea, ginestra spinosa, citiso, pungitopo, dittinella, spazzaforno, ginestra e ciste. Il bosco ospita anche diverse specie di funghi come il porcino nero, il porcino giallo, il farinaccio, le mazze di tamburo e i prataioli. I mammiferi che si aggirano per questi posti sono il coniglio, il riccio, la donnola, la volpe, il ghiro e il quercino. Tra gli uccelli: la poiana, il colombaccio, il cuculo, la ghiandaia, il barbagianni, il gruccione e l’upupa. Tra i rettili: il gongillo, il colubro leopardiano e la vipera comune.