La Riserva Naturale Serra della Pizzuta si trova in provincia di Palermo ed è stata istituita nel 1998. È divisa in due aree zona A e zona B per un totale di quasi 400 ettari. Questa riserva è costituita da un sistema montuoso di origine carbonatica che si è originata circa 250 milioni di anni fa. Il Monte più alto è il Monte Pizzuta, 1333 m, dal quale prende il nome l’intero sistema montuoso.
Numerose sono le creste, le incisioni, le doline e le cavità formatesi grazie a numerosi fenomeni carsici che avvengono sia in superficie che sottoterra e tra questi spettacoli naturali da non perdere ci sono la Grotta del Garrone e la Grotta dello Zubbione. La prima presenta al suo interno due piccoli laghetti e due felci molto rare in Sicilia (scolopendria emionitide e la lingua cervina) mentre la seconda è una delle cavità più profonde dell’intera isola e si caratterizza per la presenza di meravigliose concrezioni calcaree che si possono ammirare soprattutto nella Sale delle Conche e nella Sala dell’Obice.
Su per questi monti fino al ‘900 erano presenti le neviere ovvero delle buche scavate nella montagna per conservare la neve che sarebbe stata poi utilizzata per preparare i sorbetti. Un ambiente unico per chi ama la montagna e ama perdersi tra le diversità dei paesaggi e tra la bellezza delle mille manifestazioni della natura. Per quel che concerne la flora si possono annoverare oltre i 1000 metri diverse specie endemiche tra le quali la camomilla delle Madonie, il garofano mediterraneo, la viola calcarata, la silene fruticosa e il fiordaliso della Busambra.
Negli spazi aperti si trovano praterie, arbusteti e boschi di roverelle, leccio, acero campestre, olmo campestre, acero minore e frassino. Nel sotto bosco si trovano l’asparago spinoso, il prugnolo, la ginestra spinosa, l’erica arborea, il falso pepe montano, la rosa di S. Giovanni e il biancospino. È presente anche una boscaglia di agrifoglio. Nella Grotta del Garrone crescono due felci molto rare che sono dei veri e propri relitti glaciali: la lingua di cervina con foglie a lamina e la scolopendria emionite con foglie somiglianti a quelle dell’edera.
All’interno del territorio della riserva nascono anche numerose specie di orchidee. Per quel che riguarda la fauna possiamo annoverare il falco pellegrino, il gracchio corallino, l’aquila reale, il gheppio, l’aquila Bonelli, la civetta, il rampichino, la ghiandaia, l’usignolo, la cinciarella, la cinciallegra e il picchio rosso maggiore. Tra i mammiferi vi sono la volpe, il gatto selvatico, il topo selvatico e l’istrice. Nella Grotta del Garrone e dello Zubbione vive il rinolofo maggiore. Tra i rettili possiamo annoverare il ramarro occidentale, la lucertola campestre, la luscengola, il gongilo, il biacco ed il saettone.
