Saline di Trapani e Paceco: Stanziati i soldi per la Riserva Naturale

Saline di Trapani e Paceco: Stanziati i soldi per la Riserva Naturale

Saline di Trapani e Paceco
Stanziati i soldi per la Riserva Naturale

La Regione ha stanziato 2 milioni e 150 mila euro per la riserva naturale ‘Saline di Trapani e Paceco’.

Si tratta di risorse che fanno capo a un Accordo di programma quadro (le risorse dell’obiettivo 3.2.1. del Fesr 2007-2013, in pratica, fondi europei).

La riserva naturale ‘Saline di Trapani e Paceco’, gestita dal Wwf, è una delle due porte di entrate, in Sicilia, per gli uccelli migratori (l’altro punto è la riserva naturale di Vendicari, in provincia di Siracusa). Con le risorse stanziate grazie ai fondi europei verranno effettuati lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento funzionale degli immobili e di “Salina bella”. Si punta anche a realizzare un centro didattico e a rimuovere le linee elettriche aeree all’interno della Riserva.

L’istituzione, trent’anni fa, delle aree protette in Sicilia – ha detto l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Sebastiano Di Betta, che oggi ha visitato le saline di Trapani e Paceco – è servita a evitare che il nostro patrimonio naturalistico venisse devastato. Oggi la nostra regione conserva un ambiente di grande rilievo per ricchezza e biodiversità. Stenta, però, a decollare l’insieme di parchi e riserve in un sistema che, oltre alla tutela, sia anche occasione di sviluppo capace di produrre redditi e occupazione”.

L’assessore Di Betta è stato ricevuto dal direttore dell’ente gestore della riserva, Girolamo Culmone, dal presidente della Sosalt (azienda che produce sale marino), Giacomo D’Alì, e dal parlamentare regionale, Livio Marrocco. “Con questi interventi per la fruizione della parte di salina di proprietà demaniale dell’assessorato e per l’interramento delle linee elettriche presenti all’interno dell’area, che effettueremo con la collaborazione dell’Enel – ha concluso Di Betta -iniziamo a mettere a sistema una delle riserve più visitate dell’Isola. Nei prossimi giorni, attiveremo un tavolo tecnico per determinare quali possono essere i servizi aggiuntivi che si possono mettere in campo nelle aree protette siciliane per incrementare presenze e introiti”.

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