Scoperte sull’Isola di Vulcano, in Sicilia, 18 nuove specie di minerali mai trovate in nessun altro posto al mondo.
Si tratta di minerali di origine fumarolica, scoperti nel corso degli studi intrapresi negli ultimi cinque anni sull’isola nell’ambito di una convenzione stipulata tra la sezione napoletana (Osservatorio Vesuviano) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e il Dipartimento di Chimica strutturale e stereochimica inorganica dell’Università degli studi di Milano.
Le 18 nuove specie minerali sono state già approvate dalla commissione dell’ International Mineralogical Association (Ima), composta di mineralogisti di tutto il mondo, l’organismo di controllo all’approvazione di nuovi minerali. Sull’isola di Vulcano sono state trovate in totale oltre cento specie mineralogiche. Dalla ricerca si evince che l’isola è la località tipo (Type Locality) per 25 specie di minerali.
La scoperta è stata possibile grazie a metodologie di analisi all’avanguardia: grazie alle nuove strumentazioni negli ultimi venti anni il numero delle specie mineralogiche conosciute è infatti passato da 2.000 a 4.700. Sull’isola di Vulcano, in particolare, la scoperta è avvenuta grazie a strumentazioni sofisticate, come il microscopio elettronico a scansione (SEM) con analizzatore (EDS) per valutare la composizione chimica, il diffrattometro a raggi-X per polveri e per cristallo singolo (strumenti indispensabile per studiare la struttura dei minerali).