Segesta è una città di fondazione elima, in perpetuo conflitto con Selinunte, fu detta Egesta dalle genti elleniche. Alleata dei Cartaginesi, fu assediata dai Siracusani che la presero sul finire del IV sec. a.C.
Dopo alterne vicende finì per consegnarsi a Roma (prima metà del III sec. a.C.). L’antica città sorgeva sui pendii terrazzati del Monte Barbaro e sembra che sia stata progressivamente abbandonata dopo la conquista romana, sino alla distruzione operata dai Vandali.
Tempio di Segesta
Il Tempio è tra i più significativi testimoni dell’architettura dorica. Databile alla seconda metà del V sec. a. C. sorge fuori dall’area urbana, su un pendio alle falde occidentali del Monte Barbaro. L’edificio templare è tra i meglio conservati del nostro paese; il peristilio dorico, peraltro mai portato a compimento, presenta un possente giro di colonne arcaiche, poggianti su un basamento a tre gradoni sostenenti la poderosa struttura architravata, con due timpani sui frontoni.
Teatro di Segesta
Il Teatro sorge in luogo assai panoramico e suggestivo. In parte poggiante sulla collina, è databile al IV-III sec. a.C. e si presenta con una cavea disposta su venti ordini di gradini scanditi da sette cunei. Poco resta della scena, le cui mura erano abbellite da rappresentazioni paniche. In Contrada Mango sono stati rinvenuti i considerevoli resti di un Santuario elimo del VI-V sec. a. C. che ha fornito materiale archeologico (ceramiche, iscrizioni e graffiti), anche se di difficile decifrazione ed interpretazione.