Le origini di Trapani hanno uno sfondo mitologico: una falce caduta a Cerere mutata in lingua di terra ha dato vita ad una città detta Drepanon (“falce”). Ma questa è solo una delle leggende mitologiche sulle origini di Trapani.
Da un punto di vista storico, invece, la città è stata fondata dagli Elimi prima della caduta di Troia. Ad unirsi agli Elimi in modo pacifico sono prima i Sicani e poi i Fenici provenienti da Cartagine. In questo periodo la città gode di un periodo ricco e di una situazione di indipendenza.
Dopo le guerre contro i Greci e Siracusa, il generale Amilcare si prepara ad affrontare Roma. Per questo fa costruire castelli e torri di difesa della città.
In seguito ad una prima vittoria cartaginese, i Romani conquistano Trapani nella battaglia delle Isole Egadi. La città diventa Drepanum.
Sotto il dominio romano Drepanum perde il suo splendore e la sua centralità nei traffici marittimi.
Dopo i Romani è la volta dei Vandali, seguiti dai Bizantini e poi dagli Arabi. Ma è con la conquista dei Normanni che la città ritrova il suo splendore. Il porto di Trapani ormai rappresentava la porta per l’Oriente ed era un punto di riferimento per le città marinare italiane più importanti.
La dominazione Angioina dura poco a Trapani e porta alla partecipazione ai Vespri Siciliani. Nel 1282 la città passa nelle mani degli Aragonesi, che portano sviluppo economico e politico.
Nel XVII secolo Trapani subisce un declino, a causa di carestie e pestilenze. Con il secolo successivo raddoppia la popolazione della città, ma ormai Trapani non è più il centro marittimo di una volta. In ogni caso la città mantiene un’ottima posizione strategica dal punto di vista militare.
Dal Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia
Il Regno Borbonico e delle Due Sicilie dura dal 1738 al 1860 ed è successivo ai brevi periodi sabaudo e austriaco.
Sotto la dominazione borbonica vengono bonificate alcune aree della città e sviluppata l’area urbana. Lo sviluppo riguarda anche l’attività marinara, l’industria del sale e le tonnare.
I moti del 1848 portano al Regno d’Italia nel 1860, dopo lo sbarco di Garibaldi a Marsala.
Rivista dall’architettura contemporanea la città cambia forma a fine Ottocento e dopo la Prima Guerra Mondiale vive la Belle époque: lo sviluppo economico e culturale della borghesia urbana. Con l’avvento del fascismo, oltre allo stile liberty, ritorna a Trapani lo stile Neoclassico nell’architettura.
Dopoguerra Trapanese
La Seconda Guerra Mondiale segna la distruzione dello storico quartiere di San Pietro e lascia la città stremata. La crisi del dopoguerra continuerà a rendere difficile lo sviluppo della città.
Nel 1968 arriva il terremoto della Valle del Belice e nel 1965 e nel 1976 due alluvioni invadono la città.
Solo a partire dagli anni ’90, Trapani rinasce e potenzia le sue ricchezze artistiche, naturali e le sue strutture ricettive.
La città di Trapani ha accolto negli ultimi anni eventi di rilievo internazionale, sia artistici che sportivi.