Alcamo – Trapani

Alcamo – Trapani

Alcamo, in provincia di Trapani, è sita nella Sicilia sud occidentale. Sorge ai piedi del Monte Bonifato (825 m. “Riserva Naturale del Monte Bonifato”) ed è alla stessa distanza da Trapani e Palermo.

Ha una posizione centrale tra il mare e la montagna cosa che le dona molto fascino grazie alla presenza di distese verdi che si perdono tra le dune di sabbia e il mare. La frazione più importante è Alcamo Marina che è bagnata dal mar Tirreno.

Origine del nome Alcamo

Il nome Alcamo, del IX secolo, deriva dalla parola araba Alqamah che significa “terra fangosa” dove la parola fangosa sta per fertile. Altre teorie, però, fanno risalire il nome della città ad un comandante musulmano che la fondò, tale Al-Kamuk. Le prime notizie della città risalgono al 1150 circa quando Ruggero II ne parla nei suoi scritti che descrivevano la situazione geografica dell’isola siciliana. Ruggero II per identificare la città di Alcamo prende come riferimento il castello di Calatubo e la definisce come un gruppo di case con terre fertili e un fiorente commercio.

Storia di Alcamo

Come la maggior parte delle città siciliane anche Alcamo ha subito la dominazione di diverse popolazioni. I primi furono gli arabi che hanno lasciato un’impronta molto profonda. Dopo gli arabi arrivarono i normanni e poi gli svevi. Durante la dominazione sveva l’attuale centro storico era diviso in quattro frazioni: San Vito, San Leonardo, Sant’Ippolito e San Nicolò. Questi diversi quartieri erano popolati da musulmani che vennero cacciati gradualmente dai Saraceni che si ribellarono (1221 e 1243). Dopo l’espulsione dei musulmani iniziarono ad arrivare i cristiani e Alcamo passò nelle mani di diversi Signori. I primi furono i Ventimiglia, poi i Conti di Modica (dei quali il castello ancora presente e in ottime condizioni). Nell’anno 1500 Alcamo si trovò sotto il dominio di Ferdinando Vega che ostacolò l’invasione dei turchi e fece cingere la città di spesse mura difensive.

Si poteva comunicare all’esterno attraverso quattro porte:
Porta Palermo, Porta Corleone, Porta di Gesù e Porta Trapani.

Nel 1535 furono aperte altre quattro porte: Porta Stella, Porta Nuova e le nuove Porta Trapani e Porta Palermo (mentre quelle vecchie venivano chiuse) e questo succedeva per onorare l’arrivo di Carlo V.
Il XVI secolo segna una svolta culturale per la città di Alcamo che ospita nelle sue scuole importanti personaggi come Sebastiano Bagolino.
Nello stesso periodo avvenne anche l’apparizione della Madonna ad alcune popolane che ritrovarono anche la sua immagine e successivamente l’intera città si votò a Maria Santissima dei Miracoli.

Sul finire del 1500 la popolazione fu decimata da una terribile peste che continuò anche nel XVII secolo.
Al contrario di quello che si può credere, però, Alcamo attraversava un periodo di splendore per quel riguarda l’arte, difatti furono costruite la Chiesa Madre, fu ristrutturata la Chiesa di S. Oliva, fu ricostruita la Chiesa di SS. Paolo e Bartolomeo e la Chiesa di San Francesco da Paola. Inoltre fu costruito il Teatro Ferrigno.

Nel XIX secolo Alcamo divenne un’importante città con rappresentanti all’interno del parlamento siciliano.
Nel 1820 ci fu una rivolta seguita, nel 1829, da un’ondata di colera. Nel 1843 si diede inizio alla costruzione del Palazzo Comunale. La città di Alcamo e i suoi cittadini tutti si schierarono in favore dell’Unità d’Italia e il 6 aprile fecero sventolare il tricolore sul Palazzo Comunale.

Monumenti e Chiese di Alcamo

Alcamo, nonostante le continue epidemie che la impoverivano, ha sempre coltivato e tutelato la cultura e le arti. Dal XVI secolo in poi furono costruite magnifiche chiese, in stile barocco prima e rinascimentale dopo. Il contributo delle grandi personalità non è mancato, nomi  noti a livello internazionale come Guglielmo Borremans, Pietro Novelli, Antonello Gagini e Giacomo Serpotta hanno collaborato a rendere la città bella e maestosa.

La Basilica Santa Maria Assunta ad Alcamo (Trapani)

La Basilica Santa Maria Assunta ad Alcamo (Trapani)

La Chiesa Madre è stata eretta nel 600 su un progetto di Angelo Italia e Giuseppe Diamante.
La Chiesa fu costruita sui ruderi di un antico luogo di culto del quale restano visibile il portale e il campanile. L’interno, diviso in tre zone, è impreziosito dai dipinti di Borremans e Gagini (il Transito della Vergine e il Crocefisso nella cupola).

Anche la Chiesa di San Francesco merita una visita. Al suo interno vi sono due sculture che riproducono La Maddalena e San MarcoBadia Grande è una chiesa in stile barocco che conserva al suo interno dei dipinti del Novelli del XVII secolo.

La Chiesa di S. Oliva è molto interessante da visitare soprattutto per i lavori del Gagini che custodisce al suo interno e allo stesso modo lo è la Chiesa dei SS. Paolo e Bartolomeo che presenta dei tratti barocchi e al suo interno una elegantissima Madonna del Miele.

Oltre le Chiese vi sono il Castello di Alcamo all’interno del quale si trova un teatro per l’opera dei Pupi e che fu costruito tra il XIV e il XV secolo per volere della famiglia Peralta e terminata dai Chiaramonte. Fu abitata anche dai Conti di Modica. Ha una struttura romboidale con quattro torri all’interno delle quali vi sono delle stanze di tortura per i prigionieri.

Castello di Alcamo

Il castello di Calatubo si trova ad Alcamo. Un imponente Castello che poggia sulla roccia di un rilievo collinare.

Castello di Calatubo ad Alcamo - Trapani

Castello di Calatubo ad Alcamo – Trapani

La vicinanza al viadotto che lo affianca, dà la sensazione di poterlo toccare. Il nome di questa imponente struttura deriva dall’arabo Kalata et tub (terra di tufo) e dà lì su, sulla collina, domina il golfo di Castellamare da una parte e l’entroterra, fino a Monte Bonifato, dall’altro. Una struttura davvero notevole con tre recinti fortificati, corpi di fabbrica, a pianta irregolare, che seguono l’andamento del costone roccioso su cui si fondano. Questo castello fu costruito al X-XI secolo ma è difficile risalire all’impianto originario, che alcuni farebbero risalire al periodo bizantino ed altri a quello arabo. Un dato certo è che nel 1340 venne concesso da Re Pietro II al Conte di Caltabellotta Raimondo Peralta.

Curiosità su Alcamo

I personaggi famosi legati ad Alcamo sono: Ciullo d’Alcamo (XIII sec.), poeta e padre della lingua italiana, Guglielmo Borremans (1672), pittore fiammingo, Don Giuseppe Rizzo (1863), sacerdote fondatore dell’omonima cassa rurale ed artigiana, Ludovico Corrao (1927), politico e senatore, Vincenza Bono Parrino (1942), Ministro per i Beni e le Attività Culturali nel Governo De Mita, Jean Alesi (1964), ex pilota automobilistico francese. Oltre i personaggi importanti Alcamo fa parlare di sé anche per la produzione di vino e per il concorso internazionale di cortometraggio che si tiene nel mese di dicembre. Ma Alcamo è anche bellezza naturale, che si divide tra il mare e le montagne, la campagna e le dune di sabbia.

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