La Storia di Siracusa

La Storia di Siracusa

Storia ed origini di Siracusa

Fondata nel 734 a.C. da coloni di Corinto, Siracusa diventerà per Cicerone “la più grande e bella di tutte le città greche”. Il nome trae origine da Syraka (“abbondanza d’acqua”), grazie ai numerosi corsi d’acqua e alla zona paludosa della città.

Durante il periodo greco, Siracusa raggiunge il suo massimo splendore. Oggi ci sono diverse testimonianze storiche di quest’epoca: la Fonte Aretusa di Ortigia, il Teatro Greco, l’Acquedotto Galermi, l’Orecchio di Dioniso e l’Ara di Ierone, per citarne alcune. Ma anche i templi greci: di Apollo e di Zeus.

La potenza della polis greca di Siracusa si estendeva fino all’Adriatico, con diverse colonie siracusane. Dopo i Greci, i Romani offuscano l’importanza della città. Nonostante questo, notevoli resti dell’epoca restano tutt’oggi: dall’Anfiteatro Romano al Ginnasio, fino alle catacombe.

Siracusa è la prima città dell’Occidente con una comunità cristiana.
Dopo i vandali, sono i Bizantini con Belisario nel 535 a conquistare Siracusa e la Sicilia. Con Costante II, la città vive un periodo florido e diventa sede imperiale, ma con i suoi successori una guerra civile mette fine all’impero bizantino.
L’arrivo degli Arabi nell’878 scuote Siracusa in modo violento, provocando 5.000 vittime.
Una crisi politica porterà la dominazione araba ad essere sostituita nuovamente da quella bizantina. Questo periodo corrisponde ad una rinascita culturale della città, soprattutto dal punto di vista architettonico.
Nel 1693 un terremoto distrugge Siracusa, che rinasce in stile barocco, grazie alle famiglie nobiliari.
Nell’ultimo secolo la città non ha subìto molte ristrutturazioni architettoniche, perdendo i fasti del passato.  La Fontana di Artemide e il Teatro Comunale sono due esempi recenti.

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