Solarino – Siracusa

Solarino – Siracusa

Solarino

Insediato in un luogo attraversato da San Paolo durante le sue predicazioni, questo ameno paesino dell’entroterra siracusano prende il nome proprio dall’apostolo Paolo. Un antico abbeveratoio posto all’ingresso del paese, come la tradizione di molti paesi in Sicilia, è il biglietto da visita di Solarino e ne testimonia il tipo di economia prevalentemente agro-pastorale. Già dalle prime case che si incontrano lungo il corso che porta al cuore della città si nota un’impronta di stile Liberty che ritroviamo anche in costruzioni degli anni ’40-’50 e che accompagna fino al centro pulsante del paese, Piazza Plebiscito.

Cosa vedere a Solarino

Questa piazza piena di vita era, un tempo, quello che gli abitanti chiamavano “Chianu u Palazzu” e cioè lo spazio antistante il Palazzo Requenses, costruito intorno al 1754, periodo in cui lo stesso paese nasceva, dal famoso architetto Luciano Alì per conto dei feudatari del luogo che poi lo abitarono, il quale con le sue forme eleganti e armoniche tutt’oggi domina il lato ovest della piazza. Sempre affacciati sulla piazza troviamo il palazzo Comunale, il palazzo Sudano, anch’esso in stile Liberty, e la chiesa, costruita sempre dall’Alì nel 1764, con i suoi armoniosi portali e le parastie di stile ionico. Il rione a nord-est di Solarino con le sue costruzioni di tipo rustico, le porte incorniciate con la pietra calcarea e le finestre con il loro piccolo davanzale sagomato, conserva l’aspetto semplice e affascinante del borgo otto-novecentesco.

Dal punto di vista storico-architettonico di grande rilievo è il sito di “Cozzo Collura” nel quale i resti archeologici di età romana e del XIII sec. convivono con esempi di costruzioni di tipo rurale, dette Masserie, tipiche della campagna siracusana. La più antica del feudo, già esistente nel ‘500 e residenza dei Platamone e dei Requenses è “Masseria”; sul percorso della regia trazzera Balatazza – Trigona sorge, invece, la Masseria Trigona. Contrada Maltese, con le sue case rurali, le antiche cisterne e le cave di pietra, insieme con Contrada Locozio, in cui si trova un antico frantoio, esempio dei molti presenti un tempo nella zona, sono altri dei luoghi caratteristici che descrivono la storia e le tradizioni di Solarino.

Festa di San Paolo Apostolo

La festa del Patrono San Paolo Apostolo è la più importante e sentita dall’intero paese. Il simulacro del santo, opera probabilmente di un pastore, rappresenta un guerriero con un colubro sulle spalle e secondo la tradizione proviene da un eremo presso il pozzo di S. Paolo, dove furono ritrovati anche un pentolino, una scodella e un cucchiaio di legno. In onore di San Paolo, durante la processione un tempo si esibivano i “cerauli”, uomini e donne nati il 25 gennaio cui venivano riconosciuti particolari poteri nel maneggiare i rettili, nel liberare dai sortilegi e nell’operare guarigioni.

S. Giuseppe, il 19 marzo, la SS. Annunziata il 25 marzo, il Venerdì Santo con la tradizionale processione del Cristo Morto e S. Sebastiano, il 4 maggio, sono le altre feste religiose importanti del paese. Tradizione oramai non più in uso era a Solarino la “Cavalcata”, dedicata ai novelli sacerdoti che venivano accolti all’ingresso del paese da una festante folla a cavallo.

(Foto: Di I, Azotoliquido, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3003502)

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