Vittoria – Ragusa

Vittoria – Ragusa

Vittoria

La città di Vittoria, seconda per numero di abitanti della provincia di Ragusa, si estende a sud dell’isola siciliana a 150 metri circa dal livello del mare. La città fu fondata nel 1607 dalla contessa Vittoria Colonna Enriquez ultima fra gli insediamenti dell’antica Contea di Modica.
Vittoria nasce sulla valle dell’Ippari, il fiume che scorre nella sua parte orientale.
Nel suo territorio sono state ritrovate anche tracce di insediamenti preistorici e per la precisione dell’età del bronzo. Anche questa zona è stata dominata dalle diverse popolazioni che di volta in volta dominavano la Sicilia: greci, romani e bizantini.

Storia e Sviluppo di Vittoria

Lo sviluppo della città di Vittoria è stato, sin dalla sua nascita, veloce e sorprendente, difatti durante il XVII secolo aumentò sia la popolazione che l’urbanizzazione. Sin dagli inizi la città ha basato la sua economia sull’agricoltura coltivando lino, canapa, ulivi, carrubi, agrumi, zuccheri e soprattutto vigneti e allevando caprini e suini.

Il potere era in mano ai grandi proprietari e la massa era costituita da assegnatari, tutti a dedicarsi alla terra e ai suoi frutti, solo una fetta ristretta della popolazione si dedicava al commercio e all’artigianato. Anche nel 700 lo sviluppo demografico ed economico continuano nonostante il terremoto che nel 1693 aveva devastato tutta la Sicilia sud orientale.

Vittoria fu poco colpita dall’evento sismico ma la Chiesa Madre restò gravemente danneggiata.
Si decise di ricostruirla nel cuore della città, destinato al commercio, in Piazza del Popolo. In questo nuovo secolo alcuni dei massari e dei bottegai, che avevano fatto fortuna, diventarono i nuovi grandi proprietari e, nel frattempo, la città si abbelliva di ville e palazzi.

Alla fine del secolo Vittoria è diventata notissima per le sue esportazioni di vino in tutta la Sicilia e nella vicina isola di Malta. L’800 vede le prime opere di ammodernamento della città e delle vie di comunicazione. Il centro storico si fa bello, si bonificano gli stagni e le paludi. Crescono sempre di più le aree destinate alla coltivazione che si sta sempre più specializzando nel vigneto. Dopo l’arrivo di Garibaldi la borghesia vittoriese si divise in due: conservatori e liberali. Tra queste due fazioni ci saranno dure lotte che porteranno la città a crescere sempre di più e a svilupparsi.

Il grande sviluppo comincia ad attirare grandi industriali della distillazione e Vittoria si arricchisce ulteriormente diventando più bella con la costruzione di nuovi ed eleganti edifici. L’arrivo del fascismo e poi della guerra fredda vede la città di Vittoria protagonista di duri scontri di piazza, scioperi, lotte per l’emancipazione e lo sviluppo sociale. La crisi del vino degli anni ’50 provocò una massiccia disoccupazione ed emigrazione che vennero frenate solo con l’arrivo della serricoltura dalla quale ripartì lo sviluppo e la rinascita economica.

Fatta eccezione per la prima metà del XX secolo Vittoria è stata, sin dalla sua nascita, una città florida, ricca, con un forte sviluppo e questo ha fatto si che fosse una città elegante e affascinante.

Cosa vedere a Vittoria

Il fascino è dato dalla cura per le piazze, per le chiese, e dalla presenza di bellissimi palazzi in stile Eclettico e Liberty. Diverse sono le costruzioni di interesse storico e artistico e da menzionare è senza dubbio il castello, costruito il 4 marzo del 1607. Nel corso del tempo il castello è stato più volte modificato fino ad essere adibito a carcere durante gli anni ’50 del XX secolo.

Chiesa di San Giovanni (Vittoria, Ragusa)

Chiesa di San Giovanni (Vittoria, Ragusa)

Poco distante dal castello sorge la Trinità, la Chiesa di San Giovanni gravemente danneggiata nel 1693 dal terremoto. L’edificio conserva ancora l’antico portale.

Al centro della città si può ammirare, in Piazza del Popolo, il Teatro, in stile neoclassico.
La facciata è composta da due ordini di colonne che vanno a formare il portico e la loggia superiore. Nella parte laterale delle colonne si aprono delle nicchie nelle quali trovano posto le statue di Apollo e Diana. All’interno della chiesa si trovano i dipinti di Giuseppe Mazzone.

La Chiesa e il Convento delle Grazie, entrambi danneggiati dal terremoto del 1693, furono ricostruiti grazie alle donazioni che i vittoriesi fecero. La Chiesa ha una sola navata che termina con l’altare maggiore dove si trova un grande quadro raffigurante la Madonna delle Grazie. Altre Chiese che meritano una visita sono quelle di San Francesco da Paola, San Biagio, San Giuseppe e quella dei Cappuccini. Anche il piccolo tempietto a forma circolare è molto particolare e bello da visitare.

Oltre le costruzioni religiose Vittoria offre anche bellissimi elementi architettonici e decorativi della città. All’interno della villa comunale sorge la fontana monumentale detta del Garì realizzata tra il 1879 e il 1882. Numerose sono le fontane che ornano ville e piazze della città e la più recente e la “Fontana della Pace”.
Tra i palazzi più importanti: Palazzo Iacono, Palazzo Leni-Spadafora, Palazzo Iacono-Mazza, Palazzo carfì-Pavia e Palazzo Traina.

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