Sferracavallo
Sferracavallo è una località marittima del capoluogo siciliano, Palermo, appartenente alla VII circoscrizione. È un piccolo borgo che si estende attorno al piccolo porto ai piedi di Capo Gallo. È a nord di Palermo, vicino un’altra nota località marittima, Mondello, ed è molto conosciuta per i ristoranti in riva al mare che servono dell’ottimo pesce fresco e gradevoli pietanze. Oltre il porto esiste un altro punto di approdo per Sferracallo che è il porto di Barcarello dedicato essenzialmente alle imbarcazioni da turismo. Questo piccolo porto si estende dalla Riserva Naturale di Capo Gallo fino al Cimitero dei Pescatori che si trova nella parte est del paese. Il nome Sferracavallo deriva da “sferrare i cavalli” poiché in queste strade si trainavano molti di questi animali.
Storia di Sferracavallo
Questa piccola località palermitana nasce come villaggio di pescatori e qui sorgevano anche delle torri di guardia costruite, una nel 400 e l’altra nel 500, e appartenenti al sistema di avviso delle Torri costiere della Sicilia. Queste torri sono state distrutte per favorire la costruzione dell’autostrada.
Anche a punta Barcarello sorgeva una Torre-Fortino che aveva lo stesso scopo ma nel XIX secolo è diventato sede di insediamenti residenziali ed è stato, quindi, incluso nell’espansione edilizia del capoluogo siciliano. In questa piccola borgata vi sono dei magnifici edifici tra i quali Villa Arezzo, Villa Maggiore Amari e Palazzotto.
Riserva Naturale Capo Gallo e Riserva Marina di Isola delle Femmine
La maggior parte del territorio di questa borgata fa parte della Riserva Naturale di Capo Gallo e la parte di mare dal quale è bagnata appartiene alla Riserva marina di Isola delle Femmine Capo Gallo. La storia di questa piccola borgata segue sostanzialmente quella della più grande Palermo, ne ha seguito le vicissitudini ed ha subito le stesse dominazioni fino ad imporsi, negli ultimi anni, come rinomata meta turistica palermitana.
Particolarità delle Grotte di Sferracavallo
Dagli archivi storici risulta che questo piccolo borgo fosse abitato sin dall’era preistorica quando tribù di cacciatori e raccoglitori di radici trovavano riparo nelle diverse grotte. La grotta più interessante, dal punto di vista storico, è quella dell’Impiccato, all’interno della quale sono stati ritrovati resti di ippopotami e di elefanti. Anche la Grotta del Pecoraro ha nascosto per anni interessantissimi resti di ceramica risalenti alla cultura di Thapsoso (1500 a. C.). Nei pressi del Monte Billiemi si trova Grotta Conza anch’essa custode di diversi resti del passato. Ma per avere notizie certe di Sferracavallo bisogna aspettare il XV secolo quando si è certi della presenza di un gruppo di pescatori che formarono il primo nucleo abitato nei pressi della tonnara di “Calandria”. Inizialmente i pescatori non fecero altro che dedicarsi alla loro attività preferita e solo successivamente decisero di dedicare del tempo anche all’agricoltura con la coltivazione di vigneti e di mirti. Il XVI secolo portò con sé l’arrivo della pirateria e Sferracavallo, come accennato prima, diventò molto importante come centro di avvistamento.
Altre informazioni su Sferracavallo, Palermo
Una caratteristica di questo piccolo borgo è la festa patronale dei SS. Cosma e Damiano. La processione per questa ricorrenza ha attirato sempre tantissima gente che accompagna i simulacri alle abitazioni dei malati che ne fanno richiesta. Le richieste, nel corso del tempo sono diventate sempre di più, anche se il tempo è limitato ma ogni anno, l’ultima domenica di settembre, la “vara” con i simulacri di San Cosma e San Damiano è portata in processione con numerosi giovani vestiti di bianco con un fazzoletto rosso sui fianchi. È inutile aggiungere che la località di Sferracavallo oltre i ristoranti e la fantastica atmosfera vi offre anche un mare eccezionale, cristallino e limpido.
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