Carini
Carini è un comune sito in provincia di Palermo, nei pressi delle coste settentrionali dell’isola, verso occidente. Sorge su una collina a 162 metri sul livello del mare e si trova all’interno della catena dei monti Ericini.
Dalla collina, il territorio di Carini, si stende fino al mare ed è quindi possibile godere di diversi paesaggi. Il nome Carini deriva dal sostantivo “Hyccara”.
Storia di Carini
Il primo insediamento sul territorio di Carini fu ad opera dei Sicani, che occuparono tutta la zona ad occidente di Palermo.
Secondo quanto possiamo leggere dalle parole dello storico Tucidide, Hyccara raggiunse il massimo splendore durante il V secolo a. C. essendo divenuta un importante porto commerciale molto frequentato dai Fenici che vi importarono moltissimi prodotti.
Allorché scoppiò la guerra tra Atene e Siracusa (gli ateniesi erano stati chiamati in Sicilia da Selinunte e Segesta, nemiche di Siracusa), gli ateniesi distrussero Hyccara e fecero schiavi i suoi abitanti per poi venderli al mercato di Catania. I superstiti ben presto rifondarono Hyccara un po’ più lontano dal mare, protetti dai folti boschi della montagna. Il fertile territorio di questa cittadina attirò molti Cartaginesi che costruirono un muro di protezione per la città “Muro di Carini”.
Si ricominciò a praticare l’agricoltura e il commercio che portarono nuovamente ricchezza e benessere e cominciarono ad essere costruite le prime abitazioni sontuose alcune delle quali con pregiati pavimenti in mosaico arrivati fino ai giorni nostri a testimonianza di quell’antico splendore.
Ben presto i Cartaginesi furono cacciati dai romani (264 a. C.) e iniziò un periodo di pace e tranquillità. Anche questa nuova Hyccara si trovò ben presto a subire violenza e distruzione, difatti tra il VIII ed il IX secolo d. C. arrivarono gli arabi che pian piano la conquistarono. Gli arabi concessero di ricostruire Carini proprio lì dove sorge oggi.
Durante la costruzione della “terza Carini” fu costruita anche una piccola chiesa, Chiesa di San Giuliano, in seguito ingrandita sotto il titolo di Purgatorio (Chiesa Madre fino al 1450). Nonostante la precedente distruzione anche il periodo arabo fu un periodo molto ricco e prospero. Nell’anno 1072 arrivarono i Normanni sotto il dominio dei quali fu costruita una fortezza per vigilare e governare su tutto il territorio, il Castello di Carini.
Dopo gli arabi fu la volta degli svevi e in questo periodo fu fondata anche l’Università di Carini a conferma dell’importanza che la città andava assumendo.
Durante il XV secolo iniziarono a sorgere molte abitazioni attorno al castello e si sviluppò un’architettura laica ed ecclesiastica.
In questo periodo nasceva anche il ceto borghese grazie allo sviluppo del commercio. L’agricoltura si arricchì ancora di più e molti abitanti di Palermo iniziarono a villeggiare in questi fruttuosi posti.
Fu proprio in questo periodo che nacque la borgata di Villagrazia e furono apportate moltissime modifiche al castello. Nel 1812 fu abolito il feudalesimo e Carini si sviluppo anche nel campo della pubblica istruzione e della cultura (furono costruiti una biblioteca ed un teatro). Il periodo del Risorgimento in questa città fu vissuto a pieno e la partecipazione dei cittadini fu totale tanto che il 4 aprile 1860 furono ben 400 gli uomini che partirono alla volta di Palermo. Dopo l’Unità d’Italia a Carini iniziò il frazionamento delle terre e la regolarizzazione dell’impianto urbanistico con la costruzione di palazzi e fontane. Nella seconda metà del ‘900 inizia l’industrializzazione.
Cosa vedere a Carini
I monumenti più interessanti da visitare a Carini sono il Castello di Carini, la Chiesa di San Vincenzo, la Piazza del Duomo, la Chiesa di San Vito, il Duomo di Carini, la Chiesa dei Cappuccini, l’Oratorio della Compagnia del Santissimo Sacramento e la Chiesa degli Agonizzanti.
Il Duomo di Carini si trova in Piazza Duomo, dove sorge anche l’Oratorio della Compagnia del Santissimo Sacramento e la Chiesa di San Vito.
La facciata risale al tardo settecento e presenta due campanili, uno dei quali incompiuto. All’interno vi sono tre navate divise da un doppio colonnato.
Le decorazioni interne sono settecentesche con stucchi ed affreschi neoclassici. Accanto al Duomo sorge l’Oratorio della Compagnia del Santissimo Sacramento. Questa compagnia nacque nel 1550 e poco più tardi le fu concesso di costruire un oratorio che è ancora oggi uno dei maggiori esempi di insieme di stucchi della scuola di Giacomo Serpotta.
Ma oltre le bellezze architettoniche Carini ha anche molto altro di bello, i suoi paesaggi mozzafiato che vanno dal verde delle montagne al blu del mare.
Un paese molto amato, che durante la stagione estiva raggiunge 100.000 abitanti grazie ai tantissimi turisti che decidono di trascorrere qui le loro vacanze.
La frazione più conosciuta dai vacanzieri marittimi è Villagrazia con numerosi centri balneari, negozi e alberghi, tutto per poter accogliere al meglio i turisti.
Termina qui il viaggio a Carini, un’altra delle perle siciliane. Un magnifico posto dove poter trascorrere meravigliose giornate, che tu sia amante del mare o della montagna, del relax o della confusione.
Un mix di emozioni e sensazioni che saprà donare ai tuoi giorni un tocco di specialità in più e trasformare la tua vacanza in una super vacanza. Una città sospesa sotto il suo imponente castello che domina tutta la valle ed il golfo di Punta Raisi.