Bagheria – Palermo

Bagheria – Palermo

Bagheria

Bagheria è un comune sito nella provincia di Palermo, nella Sicilia occidentale. È il comune più abitato della provincia dopo Palermo. Il nome della città ha origini arabe, anche se diverse sono le interpretazioni. Secondo alcuni il significato sarebbe zona che discende verso il mare “Bayharia”; secondo altri invece significherebbe la Porta del Vento da “bab al Gerib”. La città di Bagheria fu fondata nel XVII secolo, 1568, per volere di Giuseppe Branciforte, appartenente alla famiglia dei Principi di Butera e diventò un luogo di villeggiatura per le ricche famiglie palermitane che cominciarono a costruire meravigliose e imponenti ville, che oggi caratterizzano la città.

Costa tra Bagheria e Aspra, Palermo

Costa tra Bagheria e Aspra, Palermo

Prima di allora nell’area di Bagheria era solo un’area che aveva visto girare intorno a sé la storia. Difatti al loro arrivo i Fenici fondarono sul monte Catalfano la città di Solunto che insieme a Palermo e Mozia divenne uno dei principali centri della loro dominazione. Dopo i Fenici fu la volta degli arabi che cominciarono ad utilizzare la zona di Bagheria come una zona agricola per coltivare agrumi, olive, mandorle e fichi d’india. Le prime costruzioni sono del cinquecento quando vennero costruite delle torri di avvistamento e i contadini e braccianti cominciarono a costruire i primi casali, ma per un vero e proprio agglomerato urbano bisogna attendere l’arrivo di Branciforte.

Nel 1769 Salvatore Branciforte, nipote di Giuseppe che costruì il primo palazzo, che fece costruire il primo corso della città, Corso Butera, per collegare la loro abitazione alla strada principale per raggiungere Palermo e Messina. Dopo il corso principale furono costruite anche le strade secondarie. Il comune di Bagheria divenne autonomo nel 1826 grazie ad un decreto reale.

Mare di Porticello, Bagheria (Palermo)

Mare di Porticello, Bagheria (Palermo)

Negli anni successivi Bagheria fu protagonista di una riforma agraria che la trasformò da piccola zona di coltivazioni in un’ampia zona di produzione dove trovare lavoro il ché attirò moltissime persone dei paesi vicini. Bagheria si trasforma in un grande comune, non mancano le opere di restauro e di ammodernamento, nei primi anni del ‘900, tra i quali la costruzione della prima scuola superiore pubblica, il prolungamento del corso centrale, la fondazione della “Casa della Cultura”, ad opera di Peppino Verdone.

La città cresce si sviluppa e nel frattempo comincia a farsi strada anche un’intensa attività culturale e giornalistica che vedrà nei primi anni del ‘900 la nascita di diversi giornali tra i quali L’alba Soluntina, L’Eco, La Nave e L’Era Nuova. Una città che ha vissuto sotto la spinta della ricchezza e della conoscenza, dove hanno trovato terra fertile la conoscenza e la passione per la terra. Una città giovane che racchiude mille segreti, una città che si presenta con la bellezza delle sue ville, il verde delle sue coltivazioni, l’asprezza delle sue rocce.

Ville e Palazzi di Bagheria

Le ville di Bagheria sono principalmente in stile barocco e a queste si affiancano palazzi dall’architettura esclusiva e i più famosi sono: Villa Palagonia, Villa Cattolica, Palazzo Butera, Palazzo Cutò, Villa Valguarnera, Villa Trabia, Villa San Cataldo, Villa Villarosa, Villa Ramacca e Palazzo Inguaggiato.

Villa Palagonia a Bagheria, Palermo

Villa Palagonia a Bagheria, Palermo

Villa Palagonia e i suoi “Mostri”

Villa Palagonia è il più importante esemplare di architettura barocca suburbana della Sicilia.
Fu costruita nel 1715 dal Principe di Palagonia, tale Francesco Ferdinando Gravina Bonanni.

È un lungo viale che conduce all’ingresso della villa che è formato da due archi di trionfo uno chiamato dei “Tre Portoni”, ormai non più visibile, e l’altro della “Santissima Trinità”, restaurato qualche anno fa. Fu il nipote del principe che fece arredare la villa con delle bizzarre statue: gnomi, centauri, draghi, figure mitologiche e mostri.

Le famose statue grottesche con volti umani che decorano il giardino e il muro della Villa Palagonia (La Villa dei Mostri) vicino a Palermo

Le famose statue grottesche con volti umani che decorano il giardino e il muro della Villa Palagonia (La Villa dei Mostri)

All’interno della villa è possibile anche ammirare delle mostruose caricature di amici e frequentatori del palazzo che furono ordinate dal Principe Gravina di Palagonia.
Si dice che il principe fece ciò per vendetta contro il Fato che lo aveva voluto un uomo brutto e deforme.

Lussuosi marmi scolpiti, raffiguranti il principe e la sua famiglia decorano le pareti dello sfarzoso salone dei ricevimenti il cui soffitto è ornato con specchi e vetri decorati. Un’altra stanza della villa che desta molto interesse e ammirazione è la loggia coperta all’interno della quale si trovano marmi stupendi, mosaici, specchi e vasi.

Villa Cattolica, Bagheria (Palermo)

Villa Cattolica, Bagheria (Palermo)

Villa Cattolica e Villa Trabia

Molto interessante è anche Villa Cattolica che oggi è sede del Museo Guttuso.
Questa villa si trova all’ingresso del comune di Bagheria circondata dal verde ed è a pochi passi dal Parco Naturalistico del Monte Catalfano.

Fu costruita nel 1736 per volere di Francesco Bonanno, principe di Cattolica, che la volle con alte mura merlate, quasi a sembrare un castello che conservasse, però, l’architettura barocca.

Dal 1973 è diventato sede del Museo Guttuso, dopo che il generoso pittore donò alla città di Bagheria numerose opere.

Un’altra tra le ville più importanti è Villa Trabia che fu costruita per volere di Michele Gravina, principe di Comintini, a metà del 1700. La villa fu successivamente acquistata dal principe Pietro Lanza di Trabia da quale prende il nome. Il nuovo proprietario ne ordinò immediatamente un restauro che la modificò profondamente. In stile neoclassico la villa presenta lesene, architravi e ornamenti in stucco.

All’interno vi sono decorazioni e affreschi che furono eseguiti da Elia Interguglielmi. Davanti all’ingresso principale si trova una grande fontana al centro della quale è collocata la statua dell’Abbondanza del Marabitti.

Villa Ramacca

Villa Ramacca fu costruita a metà del XVIII secolo per volere di Bernardo Gravina ed è sita alle pendici del Monte Catalfano. Per raggiungere la villa bisogna percorrere un lungo viale pieno di piante esotiche. Il palazzo si presenta molto semplice ma imponente e la sua ampia terrazza domina tutta Bagheria. Dalla terrazza si può accedere al salone, dove abbondano le decorazioni. Sul retro si trovano una piccola Chiesa, le stalle e gli alloggi per i domestici.

Nel 1783 venne costruita anche Villa Valguarnera per volontà della Principessa Maria Anna di Gravina, principessa di Cattolica. Alla morte della principessa la villa non era ancora completata, compito che fu della Principessa Maria Anna Valguarnera. La villa, in stile neoclassico, è preceduta da un cancello di ferro che dà inizio al lungo viale. Arrivati all’ingresso non può non notarsi la facciata che presenta al centro una concavità riempita da uno scalone di granito. Sul portone, attraverso il quale si accede al piano nobile, trova posto lo stemma della famiglia raffigurante figure femminili, animali e bandiere. Il piano nobile si apre con un grande salone all’interno del quale si trovano affreschi e dipinti degli antenati della famiglia Valguarnera, mentre i saloni del piano terra si abbelliscono di affreschi di Interguglielmi, Semerario, Velasco e dei fratelli Fumagalli. Molte stanze sono arredate con mobili dell’epoca, porcellane piccole statue e quadri. I muri esterni sono impreziositi da diverse statue. L’ingresso secondario dà su un giardino ove si trovano vasi e statue. Nei pressi della villa vi è una piccola collinetta chiamata “Montagnola” che domina tutta Bagheria.

Palazzo Inguaggiato

Ad abbellire le strade di Bagheria c’è anche Palazzo Inguaggiato o Villa Galletti Inguaggiato che è una delle meglio conservate della città. Fu costruita nel 1770 per volere di Giovanni Pietro Galletti, marchese di Santa Marina. Fu realizzata in tufo, senza alcun rivestimento di intonaco, ed è decorata da festoni e vasi tipici del 700. Ha una forma rettangolare e si sviluppa su due piani. Sulla facciata si trovano elementi militari quali elmi, scudi e lance. All’interno, per raggiungere il piano nobile, vi sono due rampe di scale che si congiungono sul pianerottolo. Il salone principale è decorato con affreschi come lo sono tutte le altre sale. Il suo stile è un misto tra il neoclassico e il barocco.

Poi c’è Villa San Cataldo, anch’essa costruita nel nel 700 dai principi Galletti di San Cataldo. La villa nell’800 subì una radicale modifica e dell’originaria struttura oggi restano solo la chiesetta e il giardino, di rara bellezza. La villa oggi si presenta in stile neogotico costruita su due piani.

Villarosa è una costruzione su due piani che all’ingresso presenta un grande portico in stile corinzio, ad otto colonne al quale si accede tramite un’ampia scalinata. La costruzione iniziò intorno al 1770 per volere di Don Placido Notabartolo. Di imponente eleganza è la facciata che dà verso Bagheria, la principale, formata da cinque aperture che danno sul salone da ricevimento. Lo stile dell’intero edificio è neoclassico con alcuni elementi di richiamo all’arte greca. L’aspetto originario è stato modificato dai gesuiti che vi arrivarono nel 1911.

Il più antico dei palazzi di Bagheria è Palazzo Butera del 1568 fatto edificare da Giuseppe Branciforti, fondatore della città. Il palazzo, inizialmente, era molto simile ad un castello medievale protetto da spesse mura e due torri. Ha una forma rettangolare con due ampie scalinate, una a sud e l’altra ad est. Sul finire della scala sud si trova una decorazione che riproduce drappi di frutta, fiori e foglie.
All’interno del castello si trovano due grandi cortili e una piccola chiesa.

Più tardi, nel 1769, Salvatore Branciforti fece costruire un altro palazzo, adiacente al primo. Al centro della facciata principale si trova lo stemma della famiglia Branciforti al di sotto del quale si trova un grande orologio fatto aggiungere dalla principessa Sofia di Trabia.

Palazzo Cutò

Un’altra delle bellissime ville è Villa Aragona, più conosciuta come Palazzo Cutò che venne costruita tra il 1712 e il 1716 ma il principe Cutò ne acquisì la proprietà solo nel 1803.

L’edificio è a pianta quadrata e sulla cima si trova un bel vedere dove un tempo si organizzavano feste e spettacoli teatrali. Il palazzo è decorato sul frontone da due statue che nel corso del tempo sono state gravemente danneggiate. All’interno del palazzo vi è un grande scalone che porta al piano nobile.

Queste sono solo tra le più belle e affascinanti ville da visitare in una città che ne è piena grazie al ruolo che ha ricoperto all’inizio della sua storia.

Bagheria al cinema

La bellezza che da sempre ha caratterizzato Bagheria non ha lasciato indifferenti i grandi registi del cinema italiano:
Benigni per Johnny Stecchino, Visconti per Il Gattopardo e Tornatore per il pluripremiato Baarìa.

Tornatore nel 2009 ha portato la città al successo mondiale con numerose nomination agli oscar e non solo.

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