Misterbianco, in provincia di Catania, è un comune di quasi 50.000 abitanti.
Si estende nell’entroterra siciliano, a pochi passi dal capoluogo.
Il suo nome, molto probabilmente, deriva dalla presenza di monaci domenicani che indossavano un saio bianco e dal loro monastero, Monasterium Album che fu distrutto dall’eruzione dell’Etna del 1669.
Storia di Misterbianco
Nel 1669 l’eruzione fu violentissima, si aprirono diverse voragini e Misterbianco fu interamente distrutta. L’antico borgo sorgeva proprio alle pendici del grande vulcano ed era attraversato dal fiume Amenano. Durante la fuga dalla lava, leggenda narra, che i misterbianchesi, in preda al panico e allo sconforto, si fossero fermati ai piedi di un grande ulivo e lì abbiano appeso una grande campana di “18 cantara” affinché tutti si riunissero in quel posto. Nel 1965 vicino questo ulivo è stata posta una lapide a ricordo di tutte le vittime del 1669.
Per la ricostruzione, nel 1670, si pensò ad un nuovo sito più a valle e il progetto prevedeva che la nuova città fosse il più simile possibile a quella vecchia.
Furono ricostruite la Piazza dei Quattro Canti, i quattro palazzi signorili (Santonocito, Scuderi, Anfuso e Sangati) e buona parte dei monumenti tra i quali la Croce che fu trasportata dall’antico comune e fu sistemata sul poggio che ha oggi il nome di Poggio Croce.
Di particolare interesse sono le aree archeologiche di Misterbianco all’interno dei quali vi sono resti del neolitico, dell’epoca greca, romana e bizantina.
Uno degli ultimi scavi ha riportato alla luce l’antichissima chiesa di Santa Maria del Monastero Albo della quale si possono ammirare l’intera navata, il pavimento originale, l’abside, gli altari e gli ambienti circostanti. Fino all’inizio degli anni ’50 Misterbianco era considerato solo un grosso paese agricolo nei pressi di Catania, fu solo successivamente che si iniziarono a svilupparsi insediamenti industriali ed edilizia.
La popolazione è aumentata a dismisura e nel contempo si è sviluppata l’area commerciale ed industriale. Nuove aziende si sono sviluppate soprattutto nel settore della grande distribuzione e quello ad alto contenuto tecnologico come Alenia.
Chiese e Monumenti di Misterbianco
Diverse sono le chiese che si trovano nel territorio di Mister Bianco e sono: Chiesa Madre dedicata a S. Maria delle Grazie, Chiesa di San Nicolò, Chiesa di S. Angela Merici, Chiesa della Divina Misericordia, Chiesa S. Bernadetta, Chiesa S. Carlo Borromeo, Chiesa S: Massimiliano Kolbe, Chiesa Beato Cardinale Dusmet, Chiesa del Carmine, Chiesa di S. Giuseppe, Chiesa di S. Rocco, Chiesa di S. Lucia o S. Orsola, Chiesa di S. Margherita, Chiesa della Madonna degli Ammalati e Chiesa di Campanarazzu.
Tra i monumenti possiamo ricordare: Monumento ai Caduti, Monumento a Garibaldi, Monumento a Nunzio Caudullo, Terme romane, Poggio Croce, Palazzo del Senato, Palazzo Ducale, Ospizio, Stabilimento Monaco.
Altre informazioni su Misterbianco
L’area commerciale e il Carnevale di Misterbianco
A Misterbianco, come detto pocanzi, si trova la più grande area commerciale della provincia di Catania. In questa zona si trovano tutte le più grandi industrie della grande distribuzione europea, abbigliamento, arredo, informatica, forniture per ufficio, bricolage ed altre.
Misterbianco è famosa anche per il suo Carnevale legato ad un’antica tradizione, quella delle “comari”. Il giovedì grasso (giovedì delle “comari”) le donne dei diversi quartieri si riunivano per chiacchierare, spettegolare e passare qualche ora insieme e verso sera indossavano una tunica con un mantello di raso nero, chiamato dominò, una mascherina e andavano in piazza dove cominciava la “conquista dell’innamorato”.
Da sempre è stato questo il Carnevale misterbianchese anche se nel corso del tempo si è evoluto e carri e altre maschere hanno cominciato a sfilare per la città.