Incantevole cittadina barocca nella provincia di Catania è Militello in Val di Catania. La città deve la sua fortuna a Giovanna d’Austria che la trasformò in corte e vi passò moltissimi dei suoi giorni. La sovrana portò nella cittadina il gusto per il bello e per l’arte e le fece vivere un momento di massimo splendore.
Militello in Val di Catania
Palazzi in stile barocco riempiono la città, dal Monastero Benedettino, al museo di S. Nicolò, dalla Chiesa di S. Maria alla Catena, alla Chiesa di Maria SS. Della Stella, alla Chiesa Di S. Maria la Vetere. Tutti questi palazzi hanno il pregio di essere decorati e l’eccezionale valore del patrimonio monumentale di Militello in Val di Catania fa parte della Val di Noto, Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Militello in Val di Catania è sita nella parte settentrionale dei Monti Iblei.
Storia di Militello in Val di Catania
Le origini di Militello sono avvolte nel mistero difatti vi sono diverse ipotesi che riguardano la sua fondazione. Alcune storie sono diventate vere e proprie leggende e si sono tramandate oralmente.
La più conosciuta è quella di Pietro Carrera, un famoso storico, che dice che Militello in Val di Catania venne fondata durante la dominazione romana quando i militi di Marco Claudio Marcello avevano assediato Siracusa, nel 212 a. C. circa, e cercarono di scampare alla peste.
Cercarono rifugio fuori dalla città in modo da trovare aria e acqua più salubri. Proprio per questa necessità che i militari romani colonizzarono una terra per vivere in modo tranquillo e questa terra fu chiamata “militium tellus”, terra di soldati.
Un’altra affascinante teoria sostiene che il nome Militello derivi dal colore della pietra locale che è giallo, un giallo miele e per questo motivo “mellis tellus”.
Al di là delle origini del nome e della città ciò che conta sottolineare è cosa è stata Militello nel corso degli anni. Intorno all’odierno centro abitato di trovano diversi resti risalenti alla preistoria anche se qualcosa di certo lo si sa dall’anno 1000 in poi. Dopo l’anno 1000 arrivarono i Cammarana nel piccolo paese e lo trasformarono in marchesato. Successivamente Militello passò nelle mani dei Barresi che lo inglobarono nel loro feudo.
Il periodo di massimo splendore è tra il XVI e il XVII secolo sotto il dominio del Principe Don Francesco Branciforte che fece della città un piccolo gioiello con palazzi e chiese molto pregiate. Il terremoto del 1693 distrusse tutto ma la successiva ricostruzione diede vita ad opere di maggior valore e bellezza tanto da avere il riconoscimento nel 2002 di Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Cosa vedere a Militello in Val di Catania
Grazie ai coniugi Branciforte questa città si presenta oggi come un vero e proprio gioiello. Iniziare una visita e aggirarsi tra le sue strade significa perdersi tra il bello e un’intera giornata non basterà e vedere tutte le chiese e i palazzi.
Cominciamo la nostra visita dal Santuario di Maria SS. Della Stella, Patrona di Militello. Questo santuario risale al XVIII secolo e al suo interno racchiude diversi capolavori tra cui una pala d’altare di Sozzi e un dipinto di Vito D’Anna “Viso di Maria”. La Chiesa Masra di San Nicolò e del Santissimo Salvatore risale al XVIII secolo e al suo interno si può ammirare la “predicazione di San Nicolò”.
A seguire c’è l’Abbazia di San Benedetto (XVII secolo), la Chiesa di Santa Maria Vetere, la Chiesa della Madonna della Catena (XVII secolo), Chiesa del SS. Sacramento al Circolo, Chiesa di Sant’Antonio di Padova, Chiesa dei Santissimi Angeli Custodi (seconda metà del XVIII secolo), Chiesa di San Giovanni Battista, Chiesa del Calvario ( XVII secolo), Chiesa di San Sebastiano, Chiesa del Purgatorio (1613), Chiesa di Sant’Agata (1578), Chiesa di San Domenico (1515), Chiesa di San Francesco D’Assisi, Chiesa di Santa Maria degli Angeli (1575), Chiesa di San Leonardo, Chiesa di Santa Maria dello Spasimo (1517), Chiesa del Calvario (1601), Chiesa di Santa Maria delle Grazie (1504), Chiesa di San Vito, Chiesa di Santa Croce (metà del quattrocento), Chiesa di Santissimo Crocifisso al Franco e Chiesa di San Francesco di Paola.
A questa lunga lista di chiesa ne vanno aggiunte altre che oggi sono purtroppo scomparse: la Chiesa di Santa Barbara che fu distrutta dal terremoto del 1693, Chiesa di Santa Maria dell’Itria della quale dalla fine del Cinquecento non si hanno più notizie, Chiesa di San Pietro e Paolo della quale resta soltanto un altare, Chiesa di Santa Margherita, Chiesa di Dell’Annunziata che fu distrutta nel 1750, Chiesa di Madonna della Misericordia, Chiesa di Portosalvo demolita nel 1750, Chiesa di Santa Caterina, Chiesa di Sant’Antonio Abate, Chiesa di Santa Sofia, Chiesa Madre di San Nicolò (il Vecchio) distrutta dal terremoto del 1693, Chiesa di Santa Maria della Scala e la Chiesa di Conventazzo.
Una costruzione che merita una visita è anche il monastero di San Benedetto del 1614.
È il terzo monastero più grande dell’intera Sicilia ed oggi è la sede del comune.
Tra i palazzi possiamo annoverare: Castello Barresi – Branciforte, del quale restano solo l’arco di ingresso, una torre, il bastione del lato sud e qualche rudere, la Fontana della Ninfa Zizza edificata nel 1607, Palazzo Baldanza-Denaro (XVII secolo), Palazzo Niceforo (XVIII secolo), Palazzo Baldanza (XVIII secolo), Palazzo Majorana della Nicchiara, Palazzo Tineo, Palazzo Iatrini, Palazzo Liggieri, Palazzo Reburdone, Palazzo Reina e Palazzo Sciannaca.
Dopo le chiese e i palazzi è tempo di musei e gallerie d’arte.
A meritare una visita sono senz’altro: Museo ed Archivio civico “Sebastiano Guzzone, Museo d’arte Sacra “San Nicolò”, Museo d’arte Sacra “Santa Maria della Stella”, Museo d’arte moderna “Antonio Cannata” e Galleria d’arte “Baldanza”.
Infine c’è la Biblioteca comunale Angelo Majorana fondata nel 1910 da Giuseppe Musumeci Ristagno con all’interno circa 40.000 volumi.
Altre info
Nel primissimo dopo guerra a Militello venne istituito il mercato che per anni si è svolto una volta a settimana e precisamente il martedì.
Le festività più importanti sono il 18 agosto festa del Santissimo Salvatore, l’8 settembre, festa della patrona Madonna della Stella, a metà ottobre, Sagra della mostarda e del ficodindia e l’11 luglio festa di San Benedetto Abate patrono d’Europa. Vi sono alcune personalità di spicco legate a Militello in Val di Catania tra cui Pippo Baudo che ebbe i suoi natali proprio in queste terre.
Certi che solo le parole non possano bastare a trasmettere tutta la bellezza e la particolarità di questo posto Esplora Sicilia vi invita a visitare queste terre dal fascino incommensurabile dove poter passare bellissime giornate all’insegna dell’arte e della storia e dimenticare per un po’ lo stupendo mare.