Adrano è un comune in provincia di Catania e il suo territorio ricade interamente nel Parco dell’Etna.
Il nome Adrano deriva dalla città di Adranon fondata nel 400 a. C. da Dionigi il Vecchio di Siracusa che la dedicò ad Adranos, dio siculo della guerra. Con l’arrivo dei romani il nome cambiò in Hadranum e in seguito cambiò con gli arabi (Adarna), con i normanni (Adernio) e con gli angioini (Adernò).
Il paese di Adarno si estende alle pendici dell’Etna in una zona collinare nei pressi della Piana di Catania.
Storia di Adrano
La storia del paese di Adrano affonda le sue radici molto indietro nel tempo, nel Neolitico quando a dominare questa zona erano i Siculi arrivati dalla costa ionica nel X secolo a. C. Una volta arrivati in questa zona i siculi fondarono la città di Mendolito della quale oggi si possono vedere solo le mura di cinta, alcune tracce di abitazioni, una necropoli, con delle caratteristiche sepolture a cupoletta, e diverse iscrizioni sicule.
Come precedentemente accennato, nel 400 a. C. Dionigi il Vecchio di Siracusa fondò Adranon al fine di espandere il potere siracusano. Adranon rappresentava un importante punte strategico poiché permetteva il controllo del Simeto. Pochi anni più, nel 344 a. C., Timoleonte di Corinto passando per Adranon sbaragliò le truppe siracusane ed entrò vincitore nella città che lo accolse con clamore. Timoleonte di Corinto diventò signore di Adranon. Dell’antica Adranon restano le mura di cinta e la cittadella. Appartenente all’antica cittadella un graziosa abitazione con un pregevole pavimento che attualmente è in stato di abbandono e soggetta a continui atti vandalici. La cittadella di Adranon è l’unica di origine greca sull’Etna ad essere ancora intatta e meriterebbe una giusta tutela e salvaguardia. Nel 263 a. C. arrivano i romani.
Dopo un periodo di saccheggi ed invasioni barbariche arrivarono i bizantini, dominio dei quali fu interrotto nel 950 dall’occupazione saracena guidata da Emiro Musa.
I saraceni cambiarono il nome della città in Adarna ed edificarono la fortezza di “Salem”, diversi casali, meravigliosi giardini e seminarono le terre. Dopo i saraceni, nel 1075, fu la volta dei normanni sotto i quali Adrano fu inserita nella Diocesi di Catania. Il magnifico sviluppo iniziato sotto il dominio saraceno continuò anche con i normanni. Dopo i normanni arrivarono gli svevi che diedero inizio ad un periodo di lotte e ribellioni i quali furono seguiti dagli angioini e Adrano dopo mille peripezie e lotte passò sotto il potere della famiglia Maletta e il numero degli abitanti passò da mille a circa trecento.
A seguire gli angioini ci furono gli aragonesi che continuarono ad opprimere la popolazione di Adrano che nel frattempo era diventata un feudo. Dal 1412 al 1515 ad Adrano regnarono i Moncada sotto i Vicerè Aragonesi. Durante questo periodo iniziò la costruzione di chiese e palazzi, si formò il primo nucleo di nobili e il numero degli abitanti cominciava a crescere.
Nel 1700 arrivarono i borboni e la situazione economica del paese migliorò, anche se questo periodo di grazia fu interrotto nel 1820 dalla rivolta di Palermo con movimenti anti borbonici. Tra il 1862 e il 1867 cominciarono una serie di lavori per il miglioramento della città.
Cosa vedere ad Adrano
Diversi sono gli edifici religiosi e non che nella città di Adrano meritano una visita.
Tra gli edifici religiosi: Chiesa Madre, in piazza Umberto, Chiesa S. Maria della Catena, Chiesa di S. Francesco, Chiesa e Monastero di Santa Lucia, Chiesa di S. Pietro, Chiesa della Madonna del Rosario, Convento Domenicano, Chiesa del Salvatore, Chiesa di S. Agostino, Chiesa di S. Antonio Abate, Chiesa di S. Antonio di Padova, Chiesa di SS. Apostoli Filippo e Giacomo, Chiesa di S. Chiara, Chiesa SS. Cristo della Colonna, Chiesa del Crocifisso, Chiesa di Gesù e Maria, Chiesa di S. Leonardo, Chiesa della Madonna delle Grazie, Chiesa di S. Maria degli Angeli, Chiesa di Maria SS. Della Catena, Chiesa di S. Nicolò Politi, Chiesa di Maria SS. Dell’Udienza (in S. Paolo), Chiesa dello Spirito Santo, Chiesa di S. Giuseppe, Statua di S. Nicolò Politi, piazza S. Agostino, Statua dell’Immacolata, in piazza Immacolata e l’Altare delle Tre Croci.
Tra gli edifici storici ci sono: Castello Normanno, in piazza Umberto, Castello della Solicchiata, Palazzo Bianchi, Palazzo Pulia, Palazzo Ciancio, Teatro Bellini, Villa Comunale (o Giardino della Vittoria), Ponte dei Saraceni, Acquedotto Biscari, Torre di S. Elia (zona S.Leo), Torre Minà, Mulini della Rocca, Archi Gotici e le Mura ciclopiche (o Dionigiane). Inoltre bisogna ricordare che Adrano appartiene al Parco dell’Etna e il suo territorio si estende fin sopra al cratere del vulcano e gli appassionati potranno godere di uno spettacolo raro ed emozionante.
Altre informazioni su Adrano
Il paese di Adrano si basa essenzialmente su un’economia artigianale, agricola e pasticciera.
Tra le principali produzioni agricole sono rinomati l’arancia rossa, l’uva, il pistacchio e il fico d’india.
Ognuna di questi prodotti è molto utilizzato nella preparazione di diverse specialità culinarie.
Da sottolineare è anche la speciale pasticceria adranita che è una delle migliori di tutta la Sicilia orientale: la Cassata di ricotta o crema, i Cannoli, la Pasta di Mandorla o di Pistacchio, la Frutta Martorana, i Bignè ripieni di crema, il gelato artigianale, la tradizionale granita di mandorle, i torroncini siciliani ripieni di mandorle e/o pistacchio.
Molto importanti sono le festività legate al periodo pasquale e quelle dedicate al co-patrono del paese San Nicolò Politi.