Cenni storici sulla provincia di Caltanissetta
Petiliana era il nome della colonia fondata dai Romani nel 123 a.C. in onore del console Lucio Petilio. La colonia corrispondeva alla città di Nissa, nome ritrovato per la prima volta su un’epigrafe sicana. Il nome fu ripreso in parte anche sotto la dominazione araba, tramutandolo in Qal’at al-nisa’ (“Castello delle donne”).
Nel XI secolo, con Ruggero I di Sicilia normanno, la città diventa prima Calatanesat e poi Caltanixettum, feudo della famiglia reale.
La feudalità in Sicilia verrà abolita nel 1812: fino ad allora era stata sotto il dominio dei Moncada di Paternò.
Caltanissetta è stata un centro attivo di rivolta contro i Savoia, il cui esercito abbandonò la città.
Sotto i Borboni, nel 1816 Caltanissetta diventa Capoluogo di Provincia. Dopo un primo rifiuto, solo nel 1848 la città aderisce ai moti siciliani, divenendo parte del Regno d’Italia nel 1860. Questo è il periodo del boom economico, grazie all’attività mineraria della zona.
Durante la seconda guerra mondiale, la città è stata vittima di bombardamenti fino alla conquista anglo-americana.