Niscemi – Caltanissetta

Niscemi – Caltanissetta

 

Niscemi

Niscemi è un comune della provincia di Caltanissetta, nel sud della Sicilia. Dopo Gela e Caltanissetta è il comune più abitato della provincia. Il nome Niscemi deriva dall’arabo “nasciam” e significa “olmo”.

Il paese di Niscemi si estende su una collina che si trova tra i Monti Erei e gli Iblei e il centro storico è sito su un altopiano a 330 m dal livello del mare. I panorami che si possono apprezzare da questo paese sono davvero unici.

Storia di Niscemi

Per ricostruire la storia di questo paese bisogna tornare indietro nel tempo fino ai tempi della cultura sicula e sicana delle quali sono stati ritrovati dei resti del loro insediamento. Il primo nucleo di abitazioni fu costruito intorno al 1560 quando Andrea Armao, un pastore del bosco di Santa Maria (antico nome della città), dopo aver perso uno dei suoi buoi, lo ritrovò chino di fronte una sorgente d’acqua dove vi era l’immagine della Madonna e proprio in questo posto venne costruita una Chiesa e le prime abitazioni.

La chiesa ancora oggi è, per tutto il paese, un simbolo e un luogo di grande valore, nonostante si trovi in periferia. Nel 1629 il principe di Butterra, Giuseppe Branciforte, fondò la città di Niscemi e ne fu nominato principe. Il centro abitato, così come si può vedere oggi, fu costruito dopo il 1693, anno del violentissimo terremoto, che rase al suolo l’antico borgo feudale.

Nel 1838 il re Ferdinando II passò da Niscemi e dieci anni più tardi la città partecipò all’insurrezione popolare contro il governatore borbonico e nel 1860 aderì alla rivoluzione di Garibaldi. Un episodio degli ultimi anni che ha scosso Niscemi è la frana del 1997 che ha distrutto diverse abitazioni e lasciato senza casa molti cittadini.

Cosa vedere a Niscemi

Diversi sono i posti da non perdere una volta arrivati a Niscemi a partire dal centro storico. Come già precedentemente accennato la costruzione risale al XVII secolo dopo la rovina del vecchio borgo.

Il centro storico è dominato da piazza Vittorio Emanuele III che ha forma rettangolare e sulla quale si affacciano la Chiesa Madre, la Chiesa dell’Addolorata e il Palazzo del Municipio, costruito tra il 1870 e il 1882 in stile neoclassico. Un altro posto da non perdersi è il belvedere, sul finire del centro storico.

È una terrazza panoramica che offre una spettacolare vista sulla piana di Gela e sulla vallata del fiume Maroglio. Fu costruito all’inizio del XIX secolo, in stile barocco, con una forma tondeggiante contornata da ringhiere in ferro battuto. Al di sotto del belvedere di recente hanno costruito una viale dedicato ad Angelo D’Arrigo, aviatore italiano.

A Niscemi si trova anche il Museo della civiltà contadina che raccoglie 2000 pezzi che parlano della storia contadina della città. In un’area del Museo, una volta al mese, sono organizzati dei pomeriggi culturali.

Oltre il Museo della Civiltà Contadina a Niscemi è possibile visitare anche il Museo Didattico di Storia Naturale che nasce nel 1989 per rendere noti e conosciuti degli aspetti geografici e naturalistici del territorio, un territorio con emergenze faunistiche e floristiche che hanno giustificato l’istituzione delle riserve naturali della zona: il Biviere di Gela e la Sughereta di Niscemi. Nel museo sono stati raccolti dati geografici, geologici, paleontologici, faunistici e floristici.

Altre informazioni su Niscemi,
Città dei Carciofi

L’economia del paese si basa essenzialmente sull’agricoltura con la produzione di carciofi, pomodori, uva e olio d’oliva.
Il carciofo è il più importante dei prodotti e difatti, tra il mese di aprile e quello di maggio, è organizzata anche una sagra, Sagra del Carciofo.

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