Favara – Agrigento

Favara – Agrigento

Favara è un comune in provincia di Agrigento, sito nella parte sud della provincia. Molto importante a livello provinciale per la sua intensa relazione socio-economica-culturale con il capoluogo con il quale forma una conurbazione ovvero un’area urbana che comprende diverse città le quali, attraverso la crescita della popolazione e dell’espansione urbana, si sono saldate tra di loro. Nel comune di Favara ci sono circa 34.000 cittadini ed è conosciuta anche con il nome di “Città dell’Agnello Pasquale” che è il dolce tipico preparato con mandorle e pistacchi. Anticamente Favara era conosciuta con il nome di Fabaria.

In questo paese c’è un clima tipicamente mediterraneo con lunghi periodi di siccità in estate e inverni miti.

Storia di Favara

Le origini di Favara affondano le loro radici nella lontanissima età del rame (2400-1990 a. C.). Sono state ritrovate delle testimonianze e si tratta di ceramica monocroma rossa rinvenuta in una grotta in contrada Ticchiara. Risalente alla successiva età del bronzo (1900-1450 a.C.) è stata ritrovata una sepoltura in contrada Grazia Vicina mentre in contrada San Vincenzo è stata ritrovata una tomba. Anche il paese di Favara ha subito la dominazione greca di cui possono vedersi le tracce in contrada Caltafaraci dove si trova un’antica fortificazione.

Anche Favara non è restata indenne dalle numerose dominazioni e dopo i greci è stata la volta dei musulmani.
Del periodo della dominazione musulmana si possono ritrovare tracce in contrada Saraceno
. Durante la dominazione normanna furono costruiti diversi casali tra cui il Castello di Chiaramonte conosciuto anche come Palazzo Medievale. Il castello fu eretto nel XIV e passò nelle mani della nobile famiglia Chiaramonte.

Nel XV secolo Favara subì una grave crisi demografica in particolare negli anni 1439 e 1464. La popolazione ricominciò la sua normale crescita dal 1478. Grazie alla famiglia De Marinis la città di Favara nel cinquecento ebbe un grandissimo sviluppo demografico.

Nel settecento nacquero le prime industrie che favorirono la nascita della borghesia cittadina. Il secolo successivo trascorse all’insegna delle miniere di zolfo che costituirono una vera ricchezza per la città e la popolazione aumentò notevolmente. Circa trent’anni fa le miniere sono state chiuse a causa della forte concorrenza e in particolar modo di quella messicana. Secondo gli esperti i giacimenti di zolfo sotto le colline di Favara e Villaggio Mosè sarebbero le più ricche del mondo. Il 16 maggio del 1946 a Favara fu ucciso il sindaco Gaetano Guarino e ancora oggi gli assassini restano ignoti.

Cosa vedere a Favara

Sono diversi i posti interessanti, dal punto di vista artistico, storico e culturale che si trovano nella città di Favara. L’itinerario alla ricerca dei bei posti può iniziare da Piazza Cavour che risale al XVI secolo ed è la piazza principale della città. Oltre il Castello dei Chiaramonte esistono altri palazzi molto interessanti quali Palazzo del Municipio, il Palazzo Fanara, del XIX con portale neoclassico, i due Palazzi Mendola, i due Palazzi Cafisi, la Chiesa del Santissimo Rosario, risalente al 1711, monumento nazionale con soffitto a cassettoni con stucchi barocchi e pavimento in maiolica del 700, la Chiesa di Santa Rosalia, detta anche del Purgatorio e costruita nel 1625 e la Biblioteca-Museo “A. Mendola” all’interno della quale si trova una sala in stile neoclassico con loggiato e soffitto a volta rinfrescata. All’interno della biblioteca si trovano ben 20.000 volumi. Al secondo piano vi è una collezione di minerali e diverse specie di volatili imbalsamati.

I luoghi di interesse religioso sono la Chiesa Madre, Duomo della città, che si trova nei pressi di Piazza Cavour ed è un edificio maestoso con la facciata in pietra bianca di Siracusa e una cupola che si eleva fino a 56 metri. La chiesa è in stile gotico e fu edificata tra il 1892 e il 1898.

Oltre il Duomo interessanti da visitare sono anche la Chiesa di Santa Maria dell’Istria, che è la più antica di Favara, la Chiesa di San Nicola di Bari, la Chiesa del Carmine, la Chiesa di Santa Lucia, la Chiesa della Beata Vergine del Transito, la Chiesa Cristiana Evangelica. Ma la città di Favara è anche altro.

Nel corso degli anni la città è stata abbellita da parchi, ville e giardini pubblici dove è possibile passare rilassanti momenti: il Parco Urbano, il Giardino Pubblico, la Villetta Comunale “Padre Pio”, la villetta comunale “Giovanni Paolo II” e la villetta comunale “Villa della Pace”.

Il simbolo del comune di Favara è un castello moresco con sopra uno sperone roccioso con una sorgente di acqua sottostante. Questo simbolo è stato coniato nel 1883.

Altre info e curiosità

Come detto in precedenza Favara è conosciuta anche come “la città dell’agnello pasquale” un dolce a base di mandorle e pistacchi famoso in tutta Italia. Altri piatti tipici della cucina di Favara sono la minestra di San Giuseppe, una minestra preparata con diversi tipi di pasta e verdura, e il “chichireddu” un tipo di pane a forma di ferro di cavallo. Questo pane è preparato con semola di grano duro.

Per quel che riguarda invece gli eventi vanno segnalati il Fabaria Rally, con piloti di tutto il mondo, il Carnevale Favarese, la Sagra dell’agnello pasquale, la festa di San Giuseppe e la fiera di ottobre che cade l’ultima domenica del mese. Le principali attività di Favara sono l’agricoltura, l’artigianato e l’edilizia.

Ecco un’altra delle bellezze favaresi che Esplora Sicilia vi consiglia certi che anche qui, dove il mare è un po’ più lontano, saprete trovare dei posti incantevoli e conoscere parte dell’affascinante sicilianità.

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