Burgio, Agrigento

Burgio è un paese di circa 3000 abitanti, che si chiamano Burgitani, della provincia di Agrigento. Le sue origini si perdono talmente indietro nel tempo che oggi non sappiamo dire quando e da chi è stato fondato.

Probabilmente la sua nascita è da collocare a partire dal X secolo e da collegare agli Arabi che in quel periodo occuparono e conquistarono la Sicilia. Infatti si dice che l’abitato originario si è sviluppato intorno al Castello, detto “saraceno”, che fungeva da roccaforte e da punto principale per il controllo dell’intera vallata.

Una volta sviluppatosi, il centro urbano – di cui l’impronta araba è ben visibile nelle viuzze e nei vicoletti – ha vissuto un periodo di floridezza e di prosperità soprattutto nei secoli XVI – XVIII. È in questo periodo che è stata costruita la maggior parte delle chiese e dei conventi (chiesa dei Cappuccini, di S. Giuseppe, di S. Maria delle Grazie, di S. Vito etc) ed è a questo periodo che risalgono le principali manifestazioni artistiche del piccolo centro (sviluppo dell’industria ceramica, dell’arte campanaria, statue di S. Vito e della Madonna di Trapani dei fratelli Gagini, tela dello Zoppo di Gangi etc). Oggi i burgitani vivono di agricoltura (arance, olive, mandorle, pesche), di allevamento (ovini, caprini, bovini), ma anche del lavoro che l’immenso bosco offre per la salvaguardia e la protezione del patrimonio che possiede.

Burgio, infatti, ricade all’interno della “Riserva Naturale Orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio” assieme ai comuni di Palazzo Adriano, Chiusa Sclafani e Bivona. Questa riserva ha un’estensione di circa 5862 ettari. Burgio, insieme con Lucca Sicula Villafranca Sicula e Calamonaci, fa parte anche dell’Unione dei comuni “Alto Verdura e Gebbia”, unione che ha lo scopo di favorire lo sviluppo del territorio e delle comunità interessate, in particolare lo sviluppo socio-economico e il miglioramento della qualità della vita. In questo senso il nostro paesino ha vinto l’ambito premio “Angelo Vassallo” per il rilancio ambientale ed economico e per le battaglie ambientaliste.

Cosa vedere a Burgio

Una giornata a Burgio comprende la visita di vari monumenti e musei. Si comincia con la Chiesa dei cappuccini, la quale conserva una tela dello Zoppo di Gangi insieme ad altri dipinti realizzati da un frate che visse in quel convento nel XVII secolo, fra Felice da Sambuca.
Nel complesso dei cappuccini è anche presente un museo che accoglie 49 mummie circa risalenti ai secoli XIX-XX e un museo, di recente apertura, dedicato al Venerabile fra Andrea da Burgio. Prossima tappa è la Fonderia di campane “Mario Virgadamo” di Luigi Mulè Cascio, attiva dal 1500, dove il bronzo viene ancora fuso nell’antico forno a legna. Di fronte la fonderia è la barocca Chiesa di S. Giuseppe, del XVII secolo, con i suoi affreschi di qualche decennio più tardi. Dopo una breve salita si arriva alla Chiesa Madre al cui interno si possono ammirare, tra le varie opere artistiche, un’icona bizantina e la c.d. Madonna di Trapani di V. Gagini. Lasciata la Chiesa Madre è l’aria che si respira nella bottega di ceramica della famiglia Caravella che fa tornare indietro nel tempo a quando, nel XIX secolo, la bottega è stata attivata.

Negli ultimi anni altre due botteghe di ceramica, della famiglia Arcuri e “La Gioiosa“, sono state aperte in seno a un progetto mirato al recupero delle antiche attività artigianali che nel passato avevano dato tanto lustro al nostro paese. Sempre inerente a tale progetto è l’inaugurazione, nel 2010, del MUCEB, il museo della ceramica di Burgio, realizzato nell’antico convento dei Padri Riformati adiacente alla Chiesa Maria SS. delle Grazie dove si trova una statua di S.Anna e la Madonna bambina di scuola gaginiana. Concludiamo la nostra visita con il Castello, la cui origine è tuttora avvolta nel mistero, anche se molti credono che sia stato realizzato in occasione delle incursioni saracene del IX-X secolo.

Oltre ai gioielli citati, Burgio ne custodisce molti altri, come la statua di S. Vito martire realizzata nel 1522 da A. Gagini e conservata all’interno della chiesa omonima (tra le più grandi chiese a unica navata in Europa), ed è sede di diverse manifestazioni artistiche come la lavorazione della pietra, del vetro e del ferro. In conclusione ricordiamo anche le varie espressioni di fede popolare come la Settimana Santa, il pellegrinaggio in onore del SS. Crocifisso di Rifesi, i festeggiamenti in onore della Madonna del Carmelo, di S. Giuseppe e molte altre ancora.

Le Campane di Burgio

Si trova a Burgio in Provincia di Agrigento, una delle più belle ed antiche attività artigianali. Si tratta della fonderia delle campane sorte nel XVI secolo e tramandata di generazione in generazione a quello che è oggi un grande maestro: Mario Virgadamo. Le particolari tecniche di lavorazione rendono queste campane uniche al mondo, dotate di un suono e di una musicalità particolare. Gli artigiani di Burgio producono circa 40 campane l’anno che, vengono fornite a compratori anche stranieri.

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