Epifania a Sant’ Angelo Muxaro, in provincia di Agrigento. Il 6 gennaio di ogni anno si ripete A Vastasata di Nardu e Riberiu, un’antica rappresentazione pastorale. La manifestazione è arricchita dalla tradizionale Sagra della ricotta.
A Vastasata di Nardu e Riberiu
Il giorno dell’Epifania rivive il mondo della pastorizia e dei lavori umili di queste valli. I gesti e i riti eseguiti con le sapienti mani di pastori e contadini sono protagonisti di questa rappresentazione che ci fa assaporare sapori antichi.
Ci si sveglia di buon mattino al suono delle campanelle delle pecore che girano per le strade del paese, mentre in piazza si inizia a preparare la ricotta proprio come si faceva una volta: su tre grossi blocchi di pietra viene appoggiata una grande pentola che bolle sopra della legna accesa e sotto l’occhio vigile del pastore che mescola ininterrottamente.
La piazza viene pervasa da fumi, odori e sapori e quando la ricotta è pronta, visitatori possono avvicinarsi per assaggiarla. Intanto, fanno ingresso in paese i cavalli per la tradizionale sfilata. Per la gente del posto ormai avere un cavallo da addobbare a festa e cavalcare in questo giorno e qualcosa di unico, di irrinunciabile, qualcosa di cui andar fieri tutto l’anno in attesa della manifestazione prossima.

La festa è divenuta l’appuntamento di punta non solo per i santangelesi, ma anche per quanti amano andare in giro per sagre e manifestazioni tipiche siciliane.

A Vastasata,  il programma
Nel primo pomeriggio giungono in paese Nardu e Ribberiu, due pastori in costume tradizionale che portando in giro per il paese il loro asino e il loro gregge, danno vita ad una farsa comica: un susseguirsi di insulti, cadute, scenette grottesche, liti sotto gli occhi infastiditi del loro padrone, U Camperi.

Dopo aver girato le vie del paese si ritorna in piazza, dove i due pastori, finiti i mestieri della giornata, provano ad andare a letto, ma sono svegliati dall’angelo del Signore che annuncia loro che in una povera capanna è nato il Bambin Gesù. Tutti volgono lo sguardo alla grotta, simulata su un palchetto in un angolo della piazza, lì tantebambine vestite in candide vesti, le Verginelle, recitano lodi al Signore.
Più tardi, la rappresentazione sul palco dell’Erodiade, con il Tiranno Erode, crudele Re di Giudea, che vorrebbe uccidere il Bambino Gesù, con i Re magi che dall’Oriente vengono in cerca del Messia seguendo la stella cometa e con tanti altri personaggi. La rappresentazione si chiude con la folla che accompagna il Bambino Gesù in Chiesa. La serata si conclude passeggiando tra bancarelle assaggiando prodotti tipici, grigliate di carne e con spettacoli musicali.
Questa bella rappresentazione sarebbe stata introdotta a Sant’Angelo Muxaro da tale Giuseppe Trapani da Santa Elisabetta agli inizi del 1900.
Per maggiori informazioni:
Sito del Comune di Sant’Angelo Muxaro – www.santangelomuxaro.gov.it
Posto: Sant'Angelo Muxaro (AG)
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