Itinerario delle Riserve Naturali di Catania
In provincia di Catania si trovano sette Riserve Naturali, belle ed affascinanti:
Bosco Santo Pietro, La Timpa di Acireale, Micio Conti, Oasi del Simeto, Fiume Freddo, Isola Lachea e Forre Laviche Simeto.
Sono sette riserve da scoprire, sette riserve da attraversare per scoprire posti di magnifica bellezza dove la natura ha ancora un ruolo da protagonista.
Bosco Santo Pietro
In provincia di Catania tra le città di Mazzarone e Caltagirone si trova la Riserva Naturale di Bosco San Pietro. Per estensione è la seconda riserva naturale della Sicilia. È stata istituita nel 1999 ed è gestita dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia.
È una grande area boschiva composta, per la maggior parte, di antiche sugherete.
Dal punto di vista geologico questa area è interessante per la presenza di argille grigio-azzurre nelle quali sono stati ritrovati dei fossili risalenti a 1,8 milioni di anni fa.
Camminando per il bosco è possibile imbattersi in piccole cascate di acqua e delle fontane che sono state realizzate nei pressi di queste: Fontana Cacciatore, Fontana Molare e Fontana Ficuzza.
Anche la presenza di alcuni mulini rende l’area molto interessante. All’interno della riserva si trova anche un centro di recupero per la fauna selvatica.
Le specie vegetali di questa riserva sono diverse, dalle giganti sugherete, alle vecchie querce, dai lecci ai pini. Il sottobosco è formato da olivastro, biancospino, erica, corbezzoli e mirto. Gli animali che si aggirano per questa zona sono piccoli mammiferi e numerosi uccelli (poiane e gheppi per la maggior parte).
La Timpa di Acireale
La Timpa di Acireale è stata istituita nel 1999 ed è gestita dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia. Si trova ad Acireale, in provincia di Catania, lungo la costiera e scende a strapiombo sul mare. E’ molto interessante dal punto di vista geologico difatti è soggetto di diversi studi che hanno come centro la storia e le origini della Sicilia.
Uno dei posti più affascinanti dell’intera riserva è la Grotta delle Colonne che si può raggiungere solo via mare ed è formata da alcune colonne formatesi tramite il processo di cristallizzazione della lava a contatto con il mare.
I cieli di questa riserva sono attraversati da rapaci e il bosco è formato da una fitta vegetazione, dove nidifica l’occhiocotto un uccello con la testa nera e il corpo coperte da grigie piume.
Lungo la parte centrale della riserva si estende Santa Maria della Scala, un borgo marinaro raggiungibile tramite una grande scalinata. Anticamente questa Timpa veniva utilizzata come piazzaforte militare dal quale ci si difendeva dalle incursioni dei pirati. Sono le tipiche piante della flora mediterranea che costituiscono la flora.
Micio Conti
Istituita nel 1998 e gestita dal Cutgana, la riserva naturale di Micio Conti è una delle riserve di più grande importanza archeologica, naturalistica e storica. È formata da un complesso di grotte di scorrimento lavico e si estende tra l’Etna e il Golfo di Catania nei paesi di Aci Castello e San Gregorio di Catania. Le grotte si sono formate al termine di un’eruzione durata circa un mese.
Tecnicamente si parla di svuotamento del tunnel lavico. Sono otto le grotte che si sono formate in seguito a questo fenomeno ed hanno una lunghezza di circa 1,5 chilometri. All’interno delle grotte è possibile ammirare delle particolari striature, lasciate dal passaggio della lava, e delle piccole stalattiti.
In questa zona la presenza dell’uomo, sin dall’antichità, è testimoniata dai vigneti, dalle strade pedonali, dai coni di pietra, dai sistemi di canalizzazione e da piccole abitazioni costruite con le pietre laviche. Le specie animali che si aggirano in questa riserva sono: il Quercino, il Toporagno, la Donnola, la Volpe, il Colubro leopardino e il Discoglosso dipinto. Tra gli uccelli ritroviamo la Poiana, la Coturnice siciliana e l’Averla Capirossa. All’interno delle cavità vivono il Ferro di Cavallo Maggiore e il Miniottero. La flora è costituita da: Quercia, Bogolaro, Euforbia, l’Alaterno, il Terebinto la Aristolochia altissima, la Calistegia, la Brionia, il Barboncino, l’Asfodelo e la Ferula, alcune della quali molto rare.
Oasi del Simeto
L’Oasi del Simeto è stata istituita nel 1984 e si estende tra le province di Catania e di Siracusa.
È stata istituita con il preciso intento di tutelare un “pezzo” di natura, per salvarlo dalla mano, a volte distruttrice, dell’uomo. Si trova alla foce del fiume Simeto, nella piana di Catania.
È un’area molto umida dove trovano riparo diverse specie di uccelli. Di fianco al corso d’acqua si trova un lungo sentiero, dove vivono falchi di palude, beccacce, mignattini, aironi, cavalieri d’Italia e martin pescatore.
Le acque sono attraversate da cefali e pesci di acqua dolce. La flora di questa riserva è caratterizzata da tamerici, giunchi, salici, limonio e salicornia. È possibile, durante una passeggiata in questa riserva, incontrare volpi e donnole.
Fiume Freddo
Dal 1984 è stata istituita la Riserva Naturale di Fiume Freddo, tra i comuni di Calatabiano e Fiumefreddo. È stata istituita per frenare gli eccessivi prelievi idrici che stavano mettendo a rischio l’esistenza di questo fiume.
Il corso del fiume è lungo circa due chilometri e nasce dalle Quadrare (caldare). Il nome di questo fiume deriva dal fatto che le sue acque sono molto fredde, 12°, poiché nascono dallo scioglimento delle nevi dell’Etna.
Questa caratteristica permette la sopravvivenza di una pianta tipicamente nordica quale il ranunculetus, o ranunculo a pennello. In questi territori è possibile trovare il papiro che è tra una delle maggiori attrazioni della riserva.
L’avifauna di Fiume Freddo è caratterizzata da Airone cenerino, Airone rosso, Alzavola beccaccia, Beccaccino Cardellino, Cicogna, Cincia, Colombella, Cuculo, Fanello, Fischione, Fringuello, Gallinella, Germano Reale, Gru, Nibbio, Piviere Dorato, Porciglione, Quaglia, Svasso Minore, Tarabusino, Tortora e Usignolo. L’itinerario, che guida alla scoperta di questa riserva, parte da un antico mulino ad acqua e costeggia il fiume facendo scoprire tutti i segreti e le meraviglie di questi posti. Il percorso termina sulla spiaggia, alla foce del fiume.
Isola Lachea
Isola Lachea che fa parte delle Isole dei Ciclopi ed è di origine vulcanica.
La riserva naturale è stata istituita nel 1998 ed è gestita dal Cutgana. Numerose sono le specie di pesci che si aggirano per le acque che circondano questa affascinante isola: Bavose, Salpe, Cefali, Idrozoi, Ascidie rosse, il Verme cane e l’argenteo balenio dei Saraghi.
A 20 metri circa di profondità si trovano colonie di Gorgonia Gialla. Inoltre è possibile trovare polpi e l’Alicia MIrabilis. Tra i vertebrati il più comune è il Rombo. Sulla terra ferma vivono invece lo Zelotes Messinai, un ragno, l’Urozelotes mysticus e la lucertola Podarcis sicula ciclopica.
Gli uccelli che nidificano in questa riserva e attraverso questi cieli sono: il Falco di palude, il Falco pellegrino, i Trampolieri, i Limicoli, la Passera sarda, la Ballerina gialla, il Gabbiano reale mediterraneo, il Gabbiano comune e il Cormorano.
La flora dell’isola è caratterizzata da piante quali Senecio squalidus, Heliotropium bocconei, Carlina hispanica globosa.
Forre Laviche Simeto
Nei comuni di Centuripe, Adrano, Randazzo e Bronte, in provincia di Catania, si estende la Riserva Naturale di Forre Laviche Simeto. Questa riserva è stata istituita nel 2000 ed è caratterizzata dalla presenza di profonde gole formate da colate laviche.
Laghetti, piccole cascate immerse nella macchia mediterranea completano il paesaggio.
La gestione di questo territorio è affidata all’Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia.
Questa riserva è stata divisa in due, il tratto di Pietralunga del fiume Simento e il Poggio di Santa Maria.
La vegetazione che si trova in questa riserva è costituita da macchia mediterranea (olivastro, leccio, bagolaro, olenadro, euforbia arborea ed altri). Tra gli animali che vivono in questi posti troviamo la volpe, l’istrice, il coniglio selvatico e la lepre; tra gli uccelli il falco pellegrino, l’airone cenerino, il porciglione, la poiana, il gheppio e la coturnice. Tra i rapaci ci sono il barbagianni, l’assiolo, la civetta e il colombaccio.
I punti più interessanti da visitare sono: il Ponte dei Saraceni; l’area archeologica del Mendolito; le rocce Pietrerosse; i basalti colonnali in contrada Barrili; la masseria Placa Torre; le forre laviche nei pressi del ponte la Cantera e il ponte medievale sul fiume Troina.
L’ente gestore ha creato tre percorsi: Forre laviche del Simeto di Adrano; Pietre Rosse- Passo Paglia e Gole di Ponte la Cantera- Passo Paglia.