Musei Ragusa

Musei Ragusa

Musei Ragusa

Sono diversi i tesori che custodisce la provincia di Ragusa, musei che conservano storia, tradizione, cultura e vite passate, tramandandole fino ai giorni nostri ed evitando che il tempo le distrugga. Museo Della Civiltà Contadina, Museo Italo Ungherese, Museo D’Arte Sacra Mons. Federico La China, Museo Civico Polivalente Virgilio Lavore, Museo Del Carrubo, Museo Di Arte Sacra, Museo Del Ricamo E Dello Sfilato Siciliano, Casa Museo Liberty, Museo Ornitologico, Museo Degli Strumenti Etnico Musicali, Museo Dell’olio, Pinacoteca Giovanni De Vita, Museo Archeologico Regionale Di Camarina e Area Archeologica Caucana, diversi musei, diverse realtà per custodire i fasti e i pregi del passato.

Museo della Civiltà Contadina – Vittoria

Il Museo della Civiltà Contadina di Vittoria, in provincia di Ragusa, è un viaggio alla riscoperta del territorio con testimonianze tangibili che valorizzano il territorio e la cultura contadina, alla quale in passato è stato spesso negato quel valore storico, sociologico e artistico per la civiltà e per l’evoluzione civica.

Il museo si trova all’interno del Parco di Serra San Bartolo, un insieme di case rurali dove un tempo si svolgeva la vita contadina. Nel cortile (‘u bagghiu’) si trova ‘a sterna’, la cisterna d’acqua, costruita in pietra d’intaglio, elemento principale. Il museo è diviso in diverse sezioni, nelle quali si ricostruisce l’ambientazione della civiltà contadina (luoghi della vendemmia, della raccolta delle carrubbe, delle olive e del frumento). Presenti anche tutti gli attrezzi e gli utensili da lavoro che caratterizzavano la vita dei campi. Non mancano schede descrittive e rappresentazioni cartacee.

Museo Italo Ungherese – Vittoria

Dal 14 dicembre 1995, a Vittoria, in provincia di Ragusa, il Museo Italo Ungherese, nato con la collaborazione dei Ministeri della Difesa Italiano e Ungherese, ma soprattutto per la volontà dell’Amministrazione Comunale e dalla collaborazione con lo Stato Magiaro.

Questo museo nasce lì dove un tempo si trovava il più grande campo di prigionia della Sicilia. In questo museo sono ricostruite le storie militari e le vicende delle due nazioni, anche grazie alla preziosa collaborazione del Museo Militare di Budapest, il più grande Museo Militare europeo.

Museo D’Arte Sacra Mons. Federico La China – Vittoria

Museo D’Arte Sacra Mons. Federico La China, a Vittoria , è stato realizzato con la collaborazione della Curia Vescovile di Ragusa, della Chiesa Madre e del Comune di Vittoria, e raccoglie i piccoli e grandi capolavori d’arte sacra della Basilica di San Giovanni e di altre chiese della città: reliquiari, calici ostensori, incensiere, gli ex voto della devozione popolare, gli argenti della Congregazione del Santissimo Crocifisso.

All’interno del museo si trovano anche una pinacoteca e altre sezioni dedicate ai paramenti sacri, alle sculture e a una collezione di cere siciliane. Questo Museo è intitolato a Monsignor La China, arciprete della Basilica di San Giovanni dal 1890 al 1909, e autore di un importante volume di storiografia locale. Tra le altre, all’interno del museo, anche varie opere ex voto, reliquiari, calici, ostensori, un incensiere in oro e in argento cesellato della metà del Settecento, paramenti sacri, alcuni dei quali di fine Seicento.

Museo Civico Polivalente Virgilio Lavore – Vittoria

Il museo Civico Polivalente Virgilio Lavore di Vittoria si trova all’interno del Castello Colonna Enriquez, e conserva 60 opere, una raccolta di 49 pannelli storiografici sul territorio, una collezione ornitologica e alcuni esempi di macchinari teatrali simulatori di effetti speciali.

Al piano terra del Castello si trova, provvisoriamente, la sede del Consorzio di Tutela del Vino Cerasuolo di Vittoria DOC.

Museo del Carrubo – Vittoria

Il Museo del Carrubo, a Vittoria, si trova all’interno del Parco di Serra San Bartolo, in una masseria di un grande podere coltivato a carrubeto, un esempio di architettura rurale tardo ottocentesca. Si presenta ai visitatori come un ecomuseo dedicato alla riscoperta del territorio e della civiltà contadina.

Museo Di Arte Sacra – Chiaramonte Gulfi

Il Museo di Arte Sacra di Chiaramonte Gulfi è diviso in quattro diverse sezioni: il rito religioso, l’arte plastica, la pittura, l’arredo e il rivestimento ceramico. Nella prima sezione si trovano Paramenti e Arredi Sacri e si possono ammirare piviali in oro e seta; diverse pianete; un ostensorio in argento con alla base la statuetta di Santa Caterina, calici in argento, una croce d’altare in madreperla, finissime stole e cotte e mantelline.

Nella sezione dedicata all’Arte Plastica è possibile ammirare sculture in terracotta del maestro Giuseppe Criscione e dei figli Alberto e Paola e oltre trenta “statuine” del Presepe Etnografico degli Iblei nello stile classico di Criscione. Nella sezione pittorica si trovano alcune tele di S. Montanucci che riproducono gli interni delle Chiese di San Giovanni Battista, del SS. Salvatore, di San Vito e del Santuario di Gulfi. I cimeli custoditi abbracciano momenti tragici ed eroici dei nostri soldati, nelle trincee del Carso o sui campi di battaglia d’Africa, della Grecia, della Russia.

Museo del ricamo e dello sfilato Siciliano – Chiaramonte Gulfi

Il Museo del Ricamo e dello Sfilato Siciliano di Chiaramonte Gulfi si trova nei pressi della storica scalinata di San Giovanni e custodisce suppellettili, mobili, fotografie e preziosi strumenti artigianali, gli ambienti in cui vengono creati i ricami dello sfilato siciliano, sempre più rari e preziosi, e ne ricostruisce la storia e l’importanza. Nel museo sono custoditi anche utensili del passato come un telaio in legno, più di duecento pezzi fra tende, tovaglie, asciugamani, paralumi, capi di paramento sacro, oltre a telai e attrezzi d’epoca del ’700 siciliano. Il Museo è un luogo per custodire ciò che il tempo inesorabilmente distruggerebbe.

Casa Museo Liberty – Chiaramonte Gulfi

La Casa Museo Liberty è un allestimento unico in tutta la regione siciliana ed nasce dalla collezione privata di Emiliana Figliuoli. Oggetti preziosi, realizzati da artisti come Renè Lalique, Legras, Calderoni e arredo di una casa, con mobili realizzati su disegno di Ernesto Basile e di Carlo Zen.

Nella casa museo ogni oggetto è collocato nella sua naturale ambientazione, affinché raccontino al meglio la loro storia e la loro funzione.

Un accogliente ingresso con mobili siciliani realizzati dal disegno di Ernesto Basile, una sala da pranzo con due credenze ispirate alla scuola di Nancy e un tavolo abbillè, un boudoir, dove la padrona di casa trascorreva il suo tempo, e dove si trova un prezioso bibelot in porcellana sulla toeletta di marmo.

Presenti nella casa anche una macchina da cucire Singer dei primi del ‘900. Nella stanza predisposta per le visite si trova una consolle, una specchiera in legno di mogano con vetri policromi, una poltrona, un servo muto con tre ripiani di legno intarsiato e, sulla parete, un porta vaso pensile in ceramica policroma. Un vero è proprio tuffo nel passato con vivere intensamente.

Museo Ornitologico – Palazzo Montesano

Il Museo Ornitologico, di Palazzo Montesano, si basa sulla collezione dei fratelli Paolo e Giuseppe Azzara.

Nel museo sono raccolti circa 600 esemplari, alcuni molto rari per l’ornitologia siciliana, altri rarissimi per l’Italia e alcuni estinti localmente o estinti a livello regionale e nazionale.

Tra gli esemplari da ammirare il Corvo imperiale con altri Corvi comuni, la Ghiandaia e la Gazza, le Civette, il Barbagianni, il Gufo reale, quello comune e quello da palude.

A seguire si trovano la Civetta delle nevi, diverse specie di Poiane, Falchi (fra i quali il Falco Pellegrino e il Pecchiaiolo), lo Sparviero giovane, Nibbi, con il Nibbio reale in primo piano. Pregiate le sezioni dedicate alle Aquile, agli Avvoltoi, e ai Grifoni.

Tutti gli esemplari esposti risultano perfettamente imbalsamati e in ottimo stato.

Museo Degli Strumenti Etnico Musicali
Palazzo Montesano – Chiaramonte Gulfi

Il Museo degli Strumenti Etnico Musicali si trova presso lo storico Palazzo Montesano ed occupa sette sale. All’interno del Museo sono custoditi ben 600 strumenti musicali provenienti da tutte le parti del mondo.

La raccolta è stata fatta da Duccio Belgiorno che con esperienza e perizia ha selezionato reperti rari, a volte unici, alcuni dei quali introvabili, provenienti da paesi, dove allo stato non è consentito il visto di ingresso, come il Tibet, del quale si presentano due flauti, dal suono originalissimo, ricavati da “tibie umane” e splendidamente intarsiati, e un membranofono (tamburo bipelle: damaru), che utilizza calotte craniche “umane” come cassa armonica.

Museo Dell’olio – Palazzo Montesano – Chiaramonte Gulfi

Il museo dell’olio si trova nei bassi del Palazzo Montesano, in sette sale, con le volte a botte. In queste sale è possibile ammirate diversi strumenti di tecnologia estrattiva dell’olio di oliva: una pressa del 1614, una mola in pietra, giare, strumenti di misura dell’olio, utensili e suppellettili vari, un cafiso in ferro (contenitore tipico dell’olio), una pressa idromeccanica dei primi del Novecento. Inoltre è possibile ammirare: giare in latta a bocca larga e stretta, quartare a due manici laterali con collo stretto e coperchio, oliere, zappatrice in ferro, aratro in ferro con vomere a punta e aratro in legno con vomere in ferro a punta larga; corbelle d’epoca, panieri, forbici in ferro per potatura, seghetti (sirraculi) e trapano a mano (virrina).

Pinacoteca Giovanni De Vita – Palazzo Montesano

La Pinacoteca Giovanni De Vita è costituita da opere donate dalla famiglia De Vita alla comunità di Chiaramonte Gulfi. Tutte le opere, delicate per le tonalità, pervase da cromie calde e carezzevoli, su sfondi piacevolmente sfumati, talora impressionistici, ma sempre morbidi e avvolgenti catturano l’attenzione e si fanno apprezzare e a prevalere sono le tecniche della tempera e dell’acquerello, nelle quali il Maestro ha elargito una parte rilevante della sua arte. Non mancano opere eseguite con la tecnica dell’olio su tela.

Museo Archeologico Regionale di Camarina

Il Museo Archeologico Regionale di Camarina si trova sul promontorio del paese, un posto abitato sin dall’età del bronzo antico fino alla modernità, e omprende gli spazi della masseria della fine dell’800 che si istallò sull’acropoli inglobando il tempio di Athena, divinità tutelare della città greca. Del tempio, trasformato in età bizantina o medievale in una chiesa dedicata alla Madonna, rimangono visibili parte del muro sud della cella, delle fondazioni e del basamento pavimentale, inseriti nel percorso museografico.

Area Archeologica Caucana – Fraz. di Santa Croce Camerina

L’Area Archeologica di Caucana si trova ad est di capo Scalambri, lungo la costa meridionale della Sicilia. Quest’area è molto conosciuta alle fonti tardo-antiche, il cui ricordo è legato alla vocazione portuale del sito da dove partivano le comunicazioni per Malta e la costa nord-africana. Scrittori dell’età bizantina, tra i quali Procopio, parlano di Kaucana in occasione di una delle operazioni militari relative alla guerra contro i vandali.

(Foto: Di Davide Mauro – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=73396811)

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