Aree Archeologiche Caltanissetta
Nella provincia di Caltanissetta sono diversi gli itinerari che si possono percorrere a partire dalle affascinanti aree archeologiche, meravigliosi posti per tornare indietro del tempo e rileggere la storia di una parte dell’isola siciliana.
Quello che c’era un tempo ancora oggi a ricordarci dei secoli passati, delle usanze, delle abitudini.
Un percorso emozionante che passa dall’area archeologica Bagni di Grecia a Gela al quella di Bosco Littorio, a quella dall’Antiquarium di Sabucina, a quella dei Vassallaggi.
Area Archeologica Bagni Greci di Gela
Nel 1957 venne pian piano alla luce l’area archeologica dei Bagni di Grecia, nell’area compresa tra Via Palazzi, Via Scavone e Via Nuova. L’area è divisa in due parti, la prima, a nord, comprende due vasche collegate ad un condotto di scarico, la seconda un ambiente di riscaldamento sotterraneo.
Le due stanze sono coperte da un tetto con tegole e originariamente erano separate da un muro di mattoni crudi del quale restano solo alcune tracce. Le vasche della prima area sono di tipo greco, a sedia, ed hanno, nella parte inferiore, una cavità emisferica che serviva per poggiare i piedi.
L’area di riscaldamento è composta da una cameretta con due corridoi stretti nei quali avveniva la combustione.
Area Archeologica Bosco Littorio (Emporio Greco) di Gela
L’emporio dell’antica Gela nasceva in località Bosco Littorio e dalle ultime indagini sono emerse delle strutture davvero eccezionali con un ottimo grado di conservazione.
Era un impianto di tipo commerciale che aveva la funzione di raccogliere e vendere merci.
Sono diversi ambienti con pianta rettangolare divisi da pareti di mattoni crudi, caratteristica che ci fa pensare che l’Emporio fosse diviso in isolati.
I reperti più antichi consentono di datare l’impianto intorno agli inizi del VI secolo a. C.
Area Archeologica e Antiquarium di Sabucina
La montagna di Sabucina, a dieci chilometri da Caltanissetta, ha ospitato numerosi insediamenti che si possono collocare dall’età del bronzo antico (fine III – inizi del II millennio a. C.) all’età ellenistica (inizi del III sec. a. C.).
Un’indagine scientifica e metodologica ha permesso di delineare diverse fasi di vita del centro di Sabucina.
In un primo momento questo luogo venne ellenizzato dai coloni greci di Gela che volevano controllare tutte le vie di penetrazione commerciale e militare dell’interno della Sicilia e pian piano iniziarono a costruire dei muri di fortificazione e gli ambienti domestici.
Area Archeologica Vassallaggi
Il sito archeologico di Vassallaggi, nei pressi del centro abitato di San Cataldo, è un un’area di cinque collinette che si trovano nella parte centrale del Fiume Salso e il corso superiore del Platani.
Questa area fu frequentata sin dall’età del Bronzo (2200-1450 a.C.) come si può osservare dalle grotti celle artificiali formate sui fianchi della seconda collina e il villaggio posto sulla sommità della stessa collina, indiziato da moltissimi frammenti ceramici decorati nello stile di Castelluccio (busti in terracotta delle due divinità femminili, piatti decorati a rilievo, figurette zoomorfe, armi, monete, decorazioni architettoniche a maschera silenica o con motivi a palmetta).
Secondo un’indagine effettuata in seguito ci fu una grossa distruzione alla quale seguì una veloce ricostruzione. Dopo la devastazione dei Cartaginesi (409–405 a.C.) questa zona ebbe una florida ricrescita legata all’opera pacificatrice svolta dal condottiero corinzio Timoleonte.