Le Catacombe di San Giovanni a Siracusa
Sono secoli che affascinano e continuano a farlo grazie a tutto il mistero che le avvolge, le catacombe di San Giovanni a Siracusa all’interno dell’omonima chiesa. All’interno della Chiesa di San Giovanni per molto tempo è stata riconosciuta un’antica cattedrale, che nasceva nell’antica Acradina, la regione delle Catacombe, e qui fu seppellito il proto vescovo di Siracusa, San Marciano nel III secolo d. C.
L’antica cattedrale fu quasi completamente distrutta dal violento sisma del 1693 e agli inizi del 700 si ricostruì una nuova chiesa con elementi quattrocenteschi.
Nella parte sinistra invece è presente una facciata risalente all’epoca dei normanni con rosone e portale decorato. Ma torniamo indietro nel tempo. Durante il periodo della dominazione greca in questo stesso posto vi era una latomia, utilizzata anticamente per incarcerare schiavi e prigionieri, che più tardi fu trasformata in un’officina di vasai. Durante l’età tardo imperiale divenne area cimiteriale cristiana e fu utilizzata con questo scopo fino al 420 circa. A metà del VI secolo il cimitero fu smantellato per fare posto alla cripta di San Marciano.
È proprio su questa cripta che venne costruita una chiesa con tre navate suddivise da 12 colonne in stile dorico. Durante il periodo della dominazione araba la chiesa subì diverse devastazioni e di seguito alcuni rifacimenti dei muri perimetrali, dei pilastri dell’abside, della facciata e del pavimento che fu leggermente inclinato verso la facciata. Nell’anno 1428 fu costruita una piccola cappella sulla parete nord che nel 1630 cadde in disuso e fu concessa ai carmelitani.
Dopo la ricostruzione del 1693, la chiesa presenta una scala di accesso per la Cripta di San Marciano che ha un piccola apertura dove si possono ammirare le reliquie del santo. Al centro vi è un piccolo altare circondato da quattro colonne. Nel periodo normanno furono apportate alcune modifiche.
Per visitare le catacombe di San Giovanni, che sono le più recenti tra quelle siracusane, si scende a sinistra dal piano della Basilica.
Le catacombe di San Giovanni sono le uniche aperte al pubblico, molto suggestive ed interessanti.
Risalgono al 315-360 d. C. Queste catacombe si sviluppano in diverse gallerie con all’interno molti loculi sulle pareti e sul pavimento. C’è una galleria principale “decumanus maximus” che i cristiani all’epoca ottennero scavando e ampliando un antico acquedotto greco del quale sono restate le tracce. Dalle gallerie è possibile accedere a spazi più grandi di forma quadrata e circolare dove si trovano le cappelle dedicate ai martiri. Fin ora sono state scoperte cinque cappelle chiamate: Eusebio, Sette Vergini, Antiochia, Adelfia e Anonima. Nella cappella di Adelfia, la più importante, è stato rinvenuto un sarcofago del IV secolo sopra il quale sono state scolpite delle scene tratte dal nuovo e dall’antico testamento. Questa cappella fu costruita per Adelfia la moglie di Valerio Proculo.
Nel corridoio principale molto interessante è anche l’arcosolio della Vergine Deodata con l’affresco di Cristo, della vergine e dei Santi Pietro e Paolo. Tracce di altri affreschi sono presenti tra le gallerie e numerosissime sono le iscrizioni funerarie in greco e latino. Un altro interessantissimo posto da visitare nella splendida città di Siracusa, un altro posto dove perdersi tra la storia, l’arte e la cultura del passato.