Isola di Ustica

Isola di Ustica

L’isola di Ustica

L’isola di Ustica è a nord delle coste palermitane. È interamente circondata dal Mar Tirreno nelle vicinanze delle isole Eolie delle quali, tuttavia, non fa parte. Conosciuta da sempre per la bellezza dei suoi posti, nel 1980 il suo nome si è, purtroppo, legato anche alla strage in cui persero la vita 81 persone.

È un’isola di origine vulcanica, come le vicine Eolie, alle quali è geologicamente molto affine, e presenta dei rilievi che sono ciò che resta di antichi vulcani (Punta maggiore e Guardi dei Turchi) che la dividono in due.

Dal 1982 ospita una delle prime Riserve Marine d’ItaliaUna delle caratteristiche dell’isola di Ustica è la presenza di numerose grotte, lungo le alte coste, di scogli e di secche. Da non perdere sono Grotta Verde, Grotta Azzurra, Grotta della Pastizza, Grotta dell’Oro, Grotta delle Colonne e gli scogli del Medico e della Colombara.

La vegetazione terrestre è scarsa ma tra le specie presenti troviamo Artemisia arborea, Lentisco, Calycotome spinosa e Ginestra. Oltre la riserva marina, a tutela delle meraviglie dell’isola, è stata istituita anche la Riserva Naturale Protetta.

La flora e la fauna sono simili a quelle tropicali con coralli, rose di mare e una coloratissima vegetazione tra le quali guizzano aragoste, cernie, dentici, saraghi, orate, sgombri, barracuda, pesci pappagallo, pesci balestra e spugne.

Origini e storia di Ustica

Il suo nome deriva dal latino e significa bruciato. I romani la chiamavano Ustica molto probabilmente in riferimento alle sue origini vulcaniche mentre i greci, tempo prima, le avevano dato l’appellativo di Osteodes, ossario, per i resti di mercenari che vi erano morti di fame e di sete.

Alcuni studiosi hanno indicato Ustica come l’isola dove viveva la maga Circe, dell’Odissea di Omero, che trasformava tutti i visitatori in maiali. Sull’isola sono stati ritrovati resti umani risalenti al Paleolitico. È stata confermata anche la presenza di un villaggio cristiano, data la presenza di diverse sepolture.

Anche la storia di Ustica rispecchia, in parte, quella della Sicilia, fatta dal succedersi di diverse popolazioni.
Da qui sono passati i fenici, i greci, i cartaginesi, i romani e i saraceni. Nel VI d. C. si stabilì sull’isola una piccola comunità Benedettina che ben presto fu costretta ad andare via viste le guerre tra cristiani e arabi. Durante il Medioevo l’isola fu dominata dai pirati che vi si rifugiavano e solo nel 1759 l’isola fu libera da Ferdinando IV di Borbone che la colonizzò e impose la costruzione di due grandi torri: Torre Santa Maria e Torre Spalmatore.

Durante questo periodo l’isola diventò anche un luogo di confino per i prigionieri politici. Anche durante il periodo fascista Ustica fu un luogo di confino dove furono spediti anche Antonio Gramsci e Ferruccio Parri. Nel 1961 il confino fu abolito e da lì in poi cominciò a svilupparsi il turismo.

Cosa visitare ad Ustica

Alcuni luoghi molto interessanti da visitare sono il Museo Archeologico di Torre Santa Maria, che raccoglie resti dell’Età del Bronzo, il Villaggio della Tramontana, un villaggio preistorico, e l’Acquario dello Spalmatore, all’interno della Riserva Marina e all’interno del quale si può osservare una collezione di specie acquatiche del mediterraneo.

Questa piccola isola è un altro dei gioielli che la Sicilia riserva e mostra orgogliosa al mondo intero.

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