Pasta cu Niru di Sicci (col Nero di Seppia)

Pasta cu Niru di Sicci (col Nero di Seppia)

Ci sono colori e colori, quello che Chef Fregolì predilige sopra ogni altro è un non colore: il nero, ravvivato qua e la da un tocco di giallo, di verde, di rosso o in base all’estro e all’umore del momento.

Oggi mi sento total black, tant’è vero che è da questa mattina che ascolto ininterrottamente brani di uno dei gruppi più dark di sempre, i The Cure di Robert Smith, che con il nero ha sempre avuto un rapporto che definirei confidenziale, e forse proprio ispirato da questo folletto gotico e dalle note di Disintegration, ho deciso che oggi avrei messo del nero nel mio piatto. Eccomi quindi pronto ad offrirvi una ricetta che forse proprio per il suo insolito, e per molti inquietante, colore non viene apprezzata da tutti gli amanti della buona cucina.

Sto parlando della “Pasta cu niru de sicci”, che come vi preannuncia il nome è una delle mie amatissime ricette siciliane. Ovviamente il nero a cui faccio riferimento è il nero di seppia, il cui utilizzo è diffuso in tutte le località costiere dello stivale, dalla Sicilia al Veneto, e molto probabilmente ciò è dovuto al fatto che i pescatori consumavano delle seppie quasi tutto, comprese le sacche di inchiostro.

Se volete anche voi sfatare i pregiudizi che avvolgono questo piatto, ritenuto dagli estimatori un esempio di alta cucina adatto a palati raffinati, e provare a cucinarlo secondo la tradizione isolana, come prima cosa vi consiglio di acquistare, al mercato del pesce, delle seppioline freschissime chiedendo al negoziante di pulirle lasciando intatta la sacca che contiene il nero, altrimenti se preferite il fai da te, quando vi accingerete a pulire i molluschi fate attenzione a non perforare con le forbici le vescichette d’inchiostro ( il rischio non è solo quello di non poter procedere con la ricetta, ma anche quello di ritrovarvi imbrattati di nero!). Oltre alle seppie (ribadisco freschissime altrimenti non tingono!) avrete bisogno di pomodori, odori e pasta, preferibilmente in un formato lungo come spaghetti o bavette.

Ingredienti per la Pasta col Nero di Seppia

  • 400 g di spaghetti o bavette
  • 400 g di seppie
  • 200 g di pomodori pelati
  • 4 cl di olio extravergine di oliva
  • 2 spicchi d’aglio
  • ½ bicchiere vino bianco
  • pepe nero q.b.
  • sale q.b.

Preparazione della Pasta col Nero di Seppia

Prendete le seppie che avete precedentemente pulito e tagliatele in piccoli pezzi. In una padella capiente versate dell’olio e fatelo riscaldare a fuoco medio, aggiungete poi gli spicchi d’aglio e quando saranno diventati dorati incorporate le seppie a pezzetti, sfumate con il vino e lasciate rosolare per 5 minuti. A questo punto potete aggiungere i pomodori pelati, salate e pepate e fate cuocere a fuoco moderato per almeno 10 minuti, o comunque sino a quando il pomodoro non si sarà leggermente rappreso. Nel frattempo lessate la pasta in acqua salata, e scolatela al dente. Aggiungete al condimento le sacche che contengono il nero di seppia, avendo cura di romperle, mescolate bene e togliete dal fuoco ( questa manovra deve essere rapida, perché altrimenti il nero di seppia potrebbe raggrumarsi!). Mantecate la pasta con la salsa e servite subito.

Ed ecco nei vostri piatti un trionfo di pasta perfettamente tinta di nero, e senza aver dovuto far ricorso a nessun colorante artificiale! Se gradite potete dare un leggerissimo tocco di colore guarnendo con qualche foglia di prezzemolo fresco e una spolverata di pecorino stagionato grattugiato fine, e se proprio non potete rinunciare al colore, una dadolata di pomodoro privato della pelle potrebbe fare al caso vostro, attenti a non esagerare però, il sapore del nero di seppia è delicatissimo e deve essere contaminato il meno possibile. Spero di aver dato uno spunto interessante a tutti gli amanti del gotico e del dark che si aggirano per la “rete”…ora non dovrete rinunciare al nero neppure quando siete in tavola!

Unico inconveniente di questo piatto? Potrebbe tingere i denti durante il pranzo, quindi accertatevi che per i vostri ospiti non sia una cosa imbarazzante. Io lo trovo divertente…e voi?

error: Contenuto protetto!