Castello di Milazzo – Messina

Castello di Milazzo – Messina

Castello di Milazzo

Dalla sommità del Borgo Antico il castello di Milazzo domina l’intera città.
Storicamente Milazzo e il suo porto erano considerati dei punti strategici e cruciali per i vari popoli e questo spiega le numerose e differenti presenze sulla piccola penisola e nel suo castello.

Di origine incerta, probabilmente araba. Furono proprio gli arabi, infatti, nel 843 a costruire il primo nucleo del castello (parte più antica) anche se si hanno notizie dello stesso sin dall’età greca, romana e bizantina. Nel corso degli anni il Castello ha subito delle modifiche da parte di Normanni e Svevi che costruirono nuove strutture mentre gli aragonesi e gli spagnoli aumentarono il suo impianto difensivo (gli spagnoli aggiunsero una cinta bastionata conferendogli la forma di “cittadella”).

Nel 600’ circa al suo interno fu costruita la Cattedrale di Milazzo (oggi Cattedrale Antica) ed il Palazzo Dei Giurati. L’area dove sorge il castello fu, però, sicuramente abitata sin dall’età neolitica data la presenza delle necropoli. Visitare il castello è come una passeggiata nella storia: dal neolitico ai giorni nostri passando per greci e romani, aragonesi e bizantini.

L’atmosfera magica del Castello di Milazzo

(Video e descrizione sottostante realizzati da Giuseppe Famà)

Situato sulla sommità del Borgo antico di Milazzo, è un castello in cui il silenzio della pietra porta ad un’epoca lontana ma ancora intatta, dove le mura hanno ancora un modo sfacciato di farsi guardare, con un fascino proprio d’altri tempi intriso di storie, leggende e misteriosi ritrovamenti.

Ma prima di parlare delle leggende, dei misteriosi ritrovamenti e dei fantasmi che a queste storie sono collegate, è bene conoscere qualche informazione sul Castello.

Di valore strategico non indifferente, grazie alla sua posizione elevata e di affaccio sulla costa settentrionale della Sicilia, costituì fonte di interesse per Greci, Romani e Bizantini divenendo gradualmente, attraverso le varie implementazioni di cui fu oggetto, esempio straordinario, ed efficace, di architettura militare.

È così ben fortificato e dotato di particolari sistemi difensivi, utili alla protezione del territorio, che non venne mai espugnato neppure dagli stessi Spagnoli che lo avevano posseduto e sviluppato, quando tentarono di riconquistare la Sicilia. Perfino lo stesso Garibaldi nel 1860 dinnanzi a esso dovette fermare l’avanzata dei Mille; l’esercito borbonico che lo presidiava lo abbandonò infatti solo dopo la resa dello Stato napoletano.

Da qui iniziò ad essere trascurato per poco più di un secolo, e fu addirittura un carcere fino al 1960. Soltanto negli ultimi decenni sta ritrovando i suoi originari splendori grazie alla realizzazione di un teatro all’aperto, a iniziative culturali e a diverse importanti opere di restauro.

Il complesso monumentale, “racchiuso dalla Cinta Spagnola”, comprende il Duomo Vecchio, realizzato nel 1600, il Bastione di Santa Maria, il Bastione delle Isole, la chiesa dell’Annunziata e l’ex Monastero delle monache Benedettine del S.S. Salvatore.

Proprio a quest’ultimo è legata una leggenda in cui si intrecciano fantasmi, misteri e racconti popolari.

È la leggenda della suora murata viva all’interno di questo antico monastero delle Benedettine. Un fantasma che in molti pare abbiano visto affacciarsi a una finestra lanciando lamenti angoscianti. La tradizione popolare che si tramanda, racconta di una giovane, figlia di un ricco signore ma innamorata di un soldato e presa da una passione così travolgente che quando la famiglia di lei scoprì la relazione, costrinse la ragazza a prendere i voti in un convento di clausura. Ma l’amore che trova sempre le sue strade, fece sì che la donna riuscisse a trovare il modo di incontrare di nascosto il suo uomo. Il fato volle però che la scoprissero ancora. La vergogna è grande e l’umiliazione atroce; e grande e atroce è la punizione: la ragazza viene murata viva all’interno del Monastero.

Così ancora oggi, il suo fantasma vaga per il Castello, intravedendosi tra le tante finestre in cerca dello sguardo del suo amato soldato, elevando urla di strazio e grida soffocanti. Vi è pure chi giurerebbe di averla vista, lungo il grande viale del castello, porgere, con il sottofondo del rumore del mare che si batte sulla scogliera, un lieve saluto: “sia lodato Gesù Cristo”.

Amore, misteri, tragedie e scoperte fanno del castello di Milazzo, un Castello che ha tanto da dare a coloro che lo visitano.

>> Itinerario dei Castelli Siciliani

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